E’ quanto sostengono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “dopo le tante disgrazie dal Vajont alla alluvione del 1 dicembre, sarebbe il caso di fare un museo della memoria della nostra cupidigia almeno per imparare dalla nostra storia e dai nostri fallimenti e forse per ricostruire con diligenza e coscienza. Dobbiamo ritenerci stanchi, umiliati e offesi che si parli poco e male e solo con caricature o per niente, della nostra regione. Il maltempo – proseguono i sindacalisti, Giordano e Tancredi - ha colpito il cuore della nostra terra: campagne, stabilimenti balneari, strade. Il territorio lucano è stato messo in ginocchio, anche la terra muore e non solo la gente. E non è meno importante. Sono venuti a fare campagna elettorale i ‘politici vips’, ma sono venuti a farsi la guerra, non a parlare della Basilicata. La Basilicata, per l’Ugl è la regione più ricca di petrolio in Italia, una delle più ricche di acqua, è attraente per il turista per l’interscambio mare monti. Ma resta tra le più povere d’Italia in termini di reddito medio pro capite, con un altissimo tasso di disoccupazione e di recessione. Il turismo è limitato a presenze pendolari e a flussi da regioni vicine. Non possiede aeroporto, la ferrovia funziona male e ha un solo binario, in pratica è tagliata fuori dal resto dell’Italia. L’area industriale della Val Basento è un insieme di cattedrali nel deserto. Mancano politiche economiche di sviluppo ma, l’Ugl – aggiungono Tancredi e Giordano – lancia una sfida per un obiettivo ambizioso, poiché c'è un solo modo per avviare e completare velocemente la ricostruzione del Metapontino e delle aree devastate dall'alluvione: ospitare un grande evento sportivo. Perché no? Organizzare nel Metapontino i giochi del Mediterraneo. Potrebbe servire a rilanciare l'agricoltura, il turismo e l'economia del nostro territorio. Ci si può attivare affinché questa sfida possa realizzarsi”.