Ex Cosin e Vie Blu: ”Siamo vicini ai lavoratori”.

POTENZA - “Che gli Enti provinciali Apea e Ageforma abbiano bisogno di avere una profonda rivisitazione per ottimizzare le loro performance formative onde consentire di sviluppare le iniziative per migliorare le condizioni economiche e sociali del territorio, è risaputo da lungo tempo, ma che qualcuno si svegli da un lungo torpore e lo rivendichi adesso è strano e strumentale, visto che lo afferma da un pulpito quale quello del consiglio provinciale in cui tutti hanno oramai la consapevolezza della loro inutilità. E’ quanto si legge in una nota in cui il Segretario Provinciale dell’Ugl di Matera, Luigi D’Amico e il componente della confederazione regionale dell’Ugl Basilicata, Pino Giordano i quali affermano che, “in questo momento di crisi sociale ed economica in cui attraversano moltissime famiglie è sconcertante vedere un amministratore della provincia, Antonio Mangiamele, sparare contro la croce rossa, prendendosela con i lavoratori ex Cosin del progetto “Green River”che a suo dire rubano la giornata all’Amministrazione Pubblica: si vergogni e si dimetta. Se proprio l’amministratore vuole fare il buon politico, faccia in modo di risparmiare sui lauti compensi che funzionari di turno percepiscono solo per riscaldare poltrone e rispondere al yesman del politico che lo ha designato e nominato dalle case politiche ‘del grande fratello’. Quanti sono i carrozzoni che non funzionano nella provincia di Matera? Certamente tanti! L’Ugl – proseguono Giordano e D’Amico – ha sempre denunciato di eliminarli ed accorpare il tutto sotto un unico Ente. Pensi il consigliere provinciale a far acquistare i mezzi necessari per la dotazione utile agli operai che quotidianamente e con un misero stipendio, lavorano costantemente con immensi sacrifici che la provincia non riconosce. Invitiamo il sig. Mangiamele di portare rispetto verso coloro che lavorano in silenzio senza accusare nessuno, nonostante vi siano argomenti seri per denunciare sperpero di denaro pubblico: è gente seria con le rughe in faccia fatte di rabbia, indignazione e quanto affermato dall’esponente provinciale è di una vergogna inaudita oltre che di un pettegolezzo ‘infantile’. E’ il caso di dire che il Signor Mangiamele ha perso una importante occasione per stare zitto. Egli è uno dei rappresentanti peggiori della provincia di Matera, non sa nemmeno cosa significhi vivere con mille euro al mese e pertanto a nome dei tanti operai, i quali hanno manifestato la loro indignazione attraverso la UGL, respingiamo al mittente l’accusa di essere semplici scansafatiche. Ci rammarichiamo ampiamente di avere amministratori pubblici che perdono il loro tempo (pagato dai contribuenti) a pettegolare, anziché parlare di temi ed argomenti ben più importanti che investono tutto il territorio provinciale e che causano ogni giorno di più uno spaventoso impoverimento delle condizioni sociali ed economiche dei lucani. Concludono i segretari dell’Ugl, D’Amico e Giordano - che una Provincia come la nostra non può essere rappresentata da persone che si permettono, nella loro funzione d’amministrare la cosa pubblica, di trattare con tanta arroganza e maleducazione, ignorando i problemi di maestranze che rappresentano una categoria di lavoratori che con l’acqua e con la neve cercano di garantire al nostro territorio la massima sicurezza possibile”.