Era iniziato con una sfida: costruire il partito Fratelli D'Italia in Basilicata e farlo con tempi e modi assolutamente accelerati, infatti, le elezioni politiche erano imminenti e noi eravamo senza un vero radicamento sul territorio.
Si raccolsero 7.500 voti che fecero crescere l'entusiasmo e dato consapevolezza che la scelta fatta (lasciare il PDL e transitare con FDI) era giusta.
Di “gazebo in gazebo” e “costituente in costituente” si è coperta buona parte della Basilicata, entusiasmati ed animati dallo slogan che poi era ed è la nostra idea di intendere la politica: liberi, onesti e senza paura.
Nati sotto il segno delle elezioni e il destino, subito, ci rimette alla prova.
Non era primavera che "scontrinopoli" bussava alle porte del consiglio regionale e l'allora governatore De Filippo, firmava la "resa della politica" - rassegnando le sue dimissioni - "sottomettendola" alla Magistratura.
L'estate è tutta dedicata a costruire il movimento sul territorio: tra una cena e una sagra si ramificava l'idea di poter avere, anche, in Basilicata un diverso centro destra.
In autunno si ritorna alle urne con l'obbligo di assicurare continuità politica ad un gruppo.
Tutti per uno, uno per tutti ed il miracolo è fatto: FdI, pur in un consiglio che passa da 30 a 20 consiglieri, conferma un suo seggio nell'assise regionale.
Un grande risultato, seppure in una coalizione di centro destra, ancora incapace di ragionare per vincere.
Ora si riparte, Potenza 2014 è alle porte ed è un'occasione troppo ghiotta per farsela scappare, il centro destra, in fase di ricostruzione, non si deve, questa volta, far trovare impreparato.
È necessario far tesoro degli errori e ripartire per dare speranza a tutta quella gente che da troppo tempo, aspetta di essere rappresentata da una nuova classe di governo e di poter sperimentare la c.d. "alternanza democratica".
Avv. Giuseppe Giuzio, Componente Costituente Regionale FdI Basilicata
