'Operazione verità: il dissesto non è frutto di volontà politica ma di conti che non tornano'

Leggo le dichiarazioni del segretario provinciale del partito democratico, Antonello Molinari, secondo il quale l'agire del Sindaco De Luca, ha un unico fine: portare la città capoluogo al dissesto finanziario. A riferirlo in una nota il Consigliere Provinciale Potenza, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Donato Ramunno.

Rispondo al segretario provinciale del partito democratico, - prosegue Ramunno - mettendolo al corrente che il dissesto non è questione di volontà politica; altrimenti la medesima volontà si dovrebbe addebitarla anche al Collegio dei revisori ed al Commissario ad acta, che stanno in questi giorni esaminando le carte.

Il dissesto finanziario scaturisce dall'analisi di un bilancio economico: esiste o non esiste. E, purtroppo, senza "se" e senza "ma", a Potenza esiste, certificato dalla relazione dei revisori dei conti per il bilancio preventivo 2014, nonostante un contributo straordinario della Regione Basilicata di 9 milioni di euro e per un disavanzo di oltre 14 milioni di euro nel bilancio consuntivo 2013.

Il segretario Molinari anziché immaginare occulti disegni apocalittici da parte del Sindaco e della sua Giunta, forse farebbe meglio, per il ruolo che riveste, ad interrogarsi per quale motivo la Città capoluogo è ridotta in questa condizione e soprattutto chi ne sono stati i responsabili.

Ricordo inoltre a Molinari che i responsabili di questo disastro non sono da ricercarsi tra coloro i quali lo dichiarano, ma tra coloro i quali lo hanno determinato, tutti compresi nel centrosinistra.

Il nuovo Consiglio comunale, globalmente inteso, sta cercando solo di fare chiarezza e di sgombrare il campo da tenebrose ombre che per molto, troppo tempo, hanno architettato e praticato alchimie politiche e contabili per nascondere un operato irresponsabile, volto probabilmente solo ad alimentare un sistema incancrenito.

Metaforicamente parlando, anziché bloccare un'emorragia, si è preferito continuare con le trasfusioni che hanno sfamato tante piccole e grandi sanguisughe.

E in tutto questo bailamme, certo non aiuta l'atteggiamento della Regione, che prima parla di un sostegno di 30 milioni, poi di 10, poi di nessuno, adesso forse di 50 milioni. Insomma, numeri al lotto. Sembra che si stia decidendo di andare a fare un giorno al mare piuttosto che una scampagnata in montagna; ed invece si dovrebbe decidere di salvare o non salvare il Capoluogo di regione.

A nome del mio partito, dichiaro che i nostri Consiglieri comunali, Galella e Giuzio, insieme al Consigliere Vigilante, stanno agendo solo e soltanto per il bene della città e della sua comunità. Quel bene che passa anche attraverso un'operazione verità.

In ultimo, il segretario del PD sottovaluta un aspetto fondamentale di questa triste vicenda e cioè che, allo stato dell'arte, la dichiarazione di dissesto può essere evitata solo da un ulteriore enorme contributo della Regione. E il fatto che vi sia bisogno del sostanzioso apporto regionale per evitare il dissesto dimostra ancor di più che non è una questione di partiti e volontà politica ma di conti che non tornano.

E poi, - conclude Ramunno - Molinari si è chiesto se tutte le bande rivali del suo partito sono d'accordo di evitare o meno il dissesto?