Pollino: 'Le rocce di suite ofiolitica', convegno su ambiente, opere e turismo

POTENZA - Si intitola "Le rocce di suite ofiolitica nell’Appennino Meridionale, interazione acqua-roccia e problematiche relative al rischio ambientale" il seminario in programma domani, 10 ottobre 2014, dalle ore 8.45 nel Centro visite Parco Nazionale del Pollino, a San Severino Lucano (Potenza), organizzato dall’Ordine dei Geologi della Basilicata e della Calabria, sotto il forte impulso dell'Università degli Studi della Basilicata: si tratta di una giornata di studio dedicata allo stato delle conoscenze attuali sul rischio ambientale e sulle potenzialità geo-turistiche del Parco nazionale del Pollino.

Per l’Unibas parteciperanno i prof. Giovanni Mongelli, Michele Paternoster, Giacomo Prosser e Giovanna Rizzo, accanto ai docenti dell’Università della Calabria, dell’Università La Sapienza di Roma, ai rappresentanti del Cnr, della Regione, del Parco e degli Ordini coinvolti.

L’obiettivo della giornata di studio è di analizzarle le potenzialità e la conformazione dell’area, che vede la presenza di estesi affioramenti di rocce Ofiolitiche, in particolare le Serpentiniti, testimonianza dell’esistenza di un antico bacino oceanico, e della sua chiusura: tali tipologie di rocce contengono minerali dell’amianto (Tremolite, Crisolito), e per questo motivo le opere infrastrutturali da progettare in aree con questa conformazione devono prevedere particolari misure (inserite in una legge regionale) per evitare forme di inquinamento ambientale.

Non tutte le fibre, infatti, sono pericolose per l’uomo, e le polveri potrebbero diffondersi solo con particolari attività di movimentazione del terreno che non tengono conto delle misure di sicurezza. Allo stato attuale, quindi, non vi sono rischi di inquinamento per l’area del Pollino, “che rappresenta anzi – hanno spiegato i docenti dell’Ateneo lucano – una grande potenzialità per tutta la regione: prima di tutto queste litologie non sono frequenti in Italia, e quindi hanno un elevato valore scientifico, senza poi dimenticare la presenza di importanti risorse idriche, e la candidatura della zona protetta a Geoparco, con un indubbio ‘aumento’ del suo valore turistico”.

La giornata sarà divisa in due parti, una seminariale e l’altra escursionistica. I lavori inizieranno alle 8,45 con la registrazione dei partecipanti. La mattinata sarà dedicata alla parte seminariale con le relazioni su: “Assetto tettonico e distribuzione dei corpi ofiolitici dell’area del Pollino”; “La natura dei corpi ultramafici nel cuneo di accrezione calabro – lucano”; “I minerali dell’amianto nelle ofioliti del confine calabro- lucano”; “La distribuzione degli elementi in traccia nelle acque di sorgente nel settore settentrionale del Massiccio del Pollino: aspetti ambientali”; “Le criticità geo-ambientali del Parco del Pollino” e la “Valutazione del rischio e ipotesi di intervento”. Dopo la pausa pranzo i partecipanti effettueranno un’escursione a Cava di Timpa Castello, Cava di Pietrapica, Timpa Rotalupo.