Matera, Quaderni di viaggio: Pedro Cano e i suoi allievi

VENOSA - Si è concluso ieri il seminario di acquerello dell’artista internazionale Pedro Cano a Venosa, entusiasmante esperienza che ha visto per un intero weekend più di venti artisti dipingere en plein air gli scorci della città di Orazio, oltre che il meraviglioso sito dell’Incompiuta, grazie alla collaborazione con il Mibact. Nelle opere di questi artisti e in quelle del maestro Cano, il fascino, la magia, l’atmosfera di un luogo e di una città dall’enorme bellezza, che può rivestire un ruolo centrale nel cammino di sviluppo culturale che la Regione sta compiendo in vista dell’importante appuntamento del 2019, anno nel quale la città di Matera sarà Capitale Europea della Cultura.

E proprio a Matera è dedicata la mostra di acquerelli “Quaderni di Viaggio. Matera. Pedro Cano e i suoi allievi” inaugurata venerdì 12 giugno con successo di pubblico e di critica che chiuderà i battenti il 13 settembre. L’evento, patrocinato e condiviso dal Comune di Venosa e dal Comitato Matera 2019, è stato organizzato dalla Galleria Internazionale d’arte Porta Coeli - Centro Studi della Cultura Mediterranea, con sede in Palazzo Rapolla, sotto la curatela di Fiorella Fiore. La Galleria Porta Coeli si conferma così contenitore e promotore di cultura di altissimo livello con vocazione all’internazionalizzazione. Dopo i recenti approdi all’arte mediorientale con allestimenti in Italia ed all’estero (dello scorso maggio il viaggio in Qatar per la sottoscrizione di protocolli con le locali istituzioni), Porta Coeli ospita la grande tradizione di scuola spagnola espressa dal Maestro Pedro Cano, massima firma nel genere dell’acquerello.

 E’ la terza volta che il maestro e la sua scuola di allievi rendono protagonista la Basilicata con le loro opere, per la prima volta nella città di Venosa, borgo già segnalato tra i più belli d’Italia; gli artisti si sono scoperti meravigliati per l’importanza del patrimonio artistico del luogo, tanto da farsi ambasciatori di questa ricchezza con le loro opere che saranno protagoniste di altre iniziative future a dimostrazione della necessità di un investimento doveroso che valorizzi un contesto artistico ancora troppo sottovalutato dagli operatori del settore e dalle istituzioni. Ancora una volta la residenza artistica condotta dal maestro Pedro Cano si è confermata essere un’operazione di altissimo valore culturale, in grado non solo di muovere un indotto economico turistico, ma soprattutto di creare opere in acquerello di immenso pregio artistico, che rivelano il loro valore nell’essere un documento, dal portato critico, che testimonia la natura di un luogo, come proprio della secolare tradizione del “diario di viaggio”.

Già nel 1847 Eduard Lear dipinse Venosa durante il viaggio che lo condusse nel Sud Italia: dopo due secoli, Pedro Cano e i suoi allievi, attraverso l’acquerello, dialogano con questo luogo con lo stesso spirito, quello della ricerca della sua vera essenza “sperando di averne sfiorato almeno una volta l’anima”.