"‘Restano 19 giorni alla rivoluzione pittelliana"

POTENZA - Dalla conferenza stampa del Presidente tenutasi ieri ci saremmo aspettati altro. Innanzitutto che, vista la sede, parlasse più del futuro della Basilicata, delle emergenze che la attanagliano e delle soluzioni. Insomma, delle “emergenze” di ordine politico-amministrativo”, così come annunciato nel comunicato stampa che convocava l’incontro con i giornalisti, non certo di baruffe per posizionamenti interni.

La querelle tutta interna al partito Regione, di cui Pittella è co-protagonista e che, ieri, ha alimentato ulteriormente, evidenzia che la politica del Pd e del centrosinistra riguarda i soliti orticelli, l’assenza di leadership nel partito e, secondo Pittella stesso, il mancato riconoscimento della sua, di leadership.

Arriva persino a minacciare di abbandonare la sua coalizione per alleanze trasversali. Tutto pur di mantenere in vita il suo governo che si regge su interessi personali e che nulla hanno a che fare con l’interesse dei Lucani.

Rivendica la vittoria delle primarie. Ma si chiede perché, a distanza di 2 anni, nessuno ancora gliela riconosce? Forse perché, come egli stesso dichiara “la politica è stata inconcludente”. E di chi è la colpa se non del massimo rappresentante istituzionale regionale, ovvero Pittella stesso, e del “partito di maggioranza del Paese e della Regione”?

Pittella parla, parla e parla ancora, ne ha per tutti. Anche per noi. Dice: “Non voglio condividere con Fratelli d’Italia neanche una virgola”. Affermazioni un po’ tardive. Siamo noi che non vogliamo avere nulla a che fare con il Pd. E lo diciamo da sempre. Si chiama coerenza. Parola difficile per chi fa politica nell’interesse proprio e di pochi amici e gestisce la cosa pubblica come fosse una cosa privata.

Ma Pittella se ne esce solo ora. E come lo fa? Rinfacciando e minacciando. Ecco che il ricatto, di cui abbiamo sempre parlato, emerge: soldi in cambio di poltrone. Ed è un ricatto vergognoso che rivela il modo in cui il denaro pubblico viene gestito dai signori del Pd lucano. Per interessi e posizionamenti personali. Per spartizione di poltrone e potere.

È un Pittella lontano dall’immagine del gladiatore, che non fa che lamentarsi dei “disfattisti di professione”, di “chi sfila puntualmente tutti i giorni”, dei “nulla facenti e dei nulla pensanti”.

La verità è che la sua visione di Basilicata non esiste, e di questo se ne stanno rendendo conto anche i Lucani. Dopo due anni Pittella è ancora qui ad annunciarla, la sua visione, non ammettendo il suo fallimento e ribaltando le responsabilità su altri, come se a governare, fino ad oggi, fosse stato qualcun altro.

La verità è che la Basilicata sta soffrendo per la politica inconcludente del Pd, per la carenza di visione dei suoi uomini, per la fame di potere degli stessi. E tra venti giorni nulla sarà cambiato. Così in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.