I sindacati sulla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

POTENZA - Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza femminile. In qualità di responsabili di Cgil Cisl Uil di Basilicata per le pari opportunità, vogliamo offrire alcune riflessioni. I fatti di cronaca ci riportano sempre più spesso situazioni di ricatti, molestie sessuali e abusi, in particolar modo in ambito lavorativo. È possibile contrastarli? Noi sosteniamo che, solo a partire da una reale promozione e formazione della cultura del rispetto e dell'uguaglianza di genere, possiamo auspicare risultati incoraggianti.

Lo si sostiene da più parti e da troppo tempo, ma vale la pena ribadirlo con chiarezza: il problema è in primo luogo di carattere culturale. Occorre lavorare affinché il divario di genere possa essere davvero superato e occorre generare delle situazioni ambientali favorevoli, ritenendo che lavorare per migliorare i contesti lavorativi possa avere delle ricadute positive dal punto di vista economico e sociale non solo per le donne, ma per tutti.

Vorremmo ritornare a parlare e promuovere quell'accordo quadro a noi tanto caro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, sottoscritto a marzo scorso con Confindustria di Basilicata e far sì che diventi il nostro vademecum da promuovere in tutte le aziende della nostra Regione. L'accordo si inserisce all'interno dell'intesa quadro delle parti sociali europee del 2007 e di quanto sottoscritto a gennaio 2016 tra Confindustria e Cgil Cisl Uil nazionali e intende diffondere una cultura specifica per prevenire ogni atto che si configuri come molestia o violenza nei luoghi di lavoro; si propone altresì di promuovere la consapevolezza, nei datori di lavoro e nei lavoratori, dell'irrinunciabile salvaguardia della dignità della persona. Per dirla con le parole del grande storico Marc Bloch: "Ci sono i campi, gli strumenti, le macchine, gli Stati e le Nazioni, le leggi e i sistemi giuridici, le morali, le istituzioni, ma dietro a tutto questo le persone umane". Questo è il primo nostro criterio ispiratore.

Occorre ora lavorare insieme per dare concretezza a quell'accordo ed estenderlo anche alle amministrazioni pubbliche. Proponiamo infine, per le aziende, un sistema di formazione continua che riguardi i temi dell'uguaglianza e del rispetto, che contribuisca a modificare la percezione nei riguardi delle donne e che sia attenta al superamento degli stereotipi di genere. Bisogna oltrepassare il concetto che si tratta solo di una "questione di donne". E perché no, immaginare, anche a livello regionale, di predisporre una proposta di legge specifica per incentivare la formazione nelle imprese. È fondamentale lavorare in un'ottica di prevenzione di questi fenomeni, attraverso iniziative capillari e costanti di informazione e sensibilizzazione, nei territori e nelle imprese, sperando di potersi avvalere anche di risorse pubbliche a sostegno delle suddette attività formative.
Così in una nota Anna Russelli (Cgil), Giuseppina D'Alessandro (Cisl), Anna Carritiello (Uil).