Agricoltura lucana, Fdi-An: "Il duo Pittella&Braia scaricano le colpe ad Agea per coprire i ritardi accumulati sull’attuazione del PSR"

POTENZA - Demagogico e strumentale l’atteggiamento dell’Assessore Braia che oggi si riscopre oppositore di un sistema che non ha mai funzionato. Evidentemente gli effetti del risultato elettorale spingono l’Assessore Braia ad un cambio di rotta da uomo delle Istituzioni e delle infinite negoziazioni si è trasformato, in poche settimane, in “capo popolo” e, insieme al Presidente Pittella, aizza le masse per protestare a Roma per i ritardi di Agea.

Eppure non poche settimane fa, in risposta all’ennesima sollecitazione a mezzo stampa da parte di alcune sigle sindacali, invitava tutti alla calma definendo positiva e costruttiva l’interlocuzione con Agea. Era il 27 Gennaio, quando lo stesso Braia di ritorno dall’incontro romano con i vertici di Agea, rassicurava gli agricoltori lucani sostenendo che il Dipartimento regionale avanzava con azioni di monitoraggio sullo stato dei pagamenti. Scenario politico diverso.

Oggi si fa finta di non vedere i ritardi che ha accumulato la Regione Basilicata nella spesa dei fondi PSR. Stando ai dati forniti dallo stesso Braia, ieri in audizione nella III commissione consiliare, è stato impegnato il 60% delle risorse ma speso solo il 12%.

Ora se si considera che solamente il 20% di quel 60%, ovvero delle risorse impegnate, riguarda misure di investimento, il reale volano di sviluppo per l’agricoltura lucana, è facile evidenziare quanto minimali sono le risorse del PSR ad oggi impiegate realmente per lo sviluppo strutturale del comparte agricolo.

Inoltre anche per quanto riguarda le misure di superficie, in cui vi è un oggettivo automatismo nell’impegno e nella consecutiva liquidazione, vi sono dei considerevoli ritardi. La stessa Coldiretti evidenzia come numerose pratiche sono bloccate presso l’Ufficio erogazioni comunitarie in agricoltura a causa di problemi legati alla gestione dei sistemi informatici (si stimano circa 1000 pratiche di biologico bloccate).

Facile oggi puntare il dito solamente contro Agea, che ha certamente notevoli colpe sui ritardi dei pagamenti, dimenticandosi però delle notevoli responsabilità della Regione Basilicata. Ci chiediamo come mai solamente oggi, l’Assessore Braia riconosce tutte le criticità relative ai sistemi informatici che influiscono significativamente sui ritardi dei pagamenti?

Da Senise, un’istanza presentata il 9 luglio 2017 è stata ritenuta ammissibile il 20 marzo 2018. 9 mesi: un parto. Sarà solo colpa del sistema informatico?

Gli agricoltori sono furiosi e hanno ragione. I ritardi nell’erogazione di questi fondi pregiudicano un intero comparto che dà lavoro a molte persone e che consente alle loro famiglie di vivere. Il problema è molto più profondo di quello che si pensi: il ritardo costringe a chiedere credito, fidi ed extra fidi alle banche, sui quali vengono pagati gli interessi. E quando l’erogazione è in ritardo? Alle banche certo non importa che la colpa sia della Regione.

Perché oggi spinge il mondo agricolo alla protesta e ieri alla calma?

Il quadro è abbastanza chiaro, oggi l’Assessore Braia si riscopre oppositore di un sistema burocratico che non ha mai funzionato, evidentemente perché il quadro politico nazionale è cambiato ed invece di sedare le proteste oggi bisogna alimentarle, al costo di strumentalizzare il modo agricolo lucano che vive un momento drammatico.

È evidente la scarsa credibilità di questa finta protesta dell’Assessore, che insieme al resto della Giunta, tenta di cambiare pelle per costruirsi un ruolo in vista delle prossime elezioni regionali, probabilmente per nascondere i numerosi fallimenti del Governo Pittella, soprattutto nel comparto agricolo. Così in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia.