"Onore, il valore che manca al Consiglio regionale di Basilicata"

POTENZA - Onore, è il valore che manca a questo Consiglio regionale. È questo il nucleo del nostro intervento sulla mozione di sfiducia al Governo che la maggioranza, come prevedibile, ha respinto.

L’onore, che è un principio costituzionale e che avrebbe dovuto spingere alle dimissioni immediate chi ha supportato e supporta il ‘Sistema’, disvelato dalle indagini in corso, è totalmente assente.

Perché non può avere onore chi non si interroga quando un genitore si lamenta che il figlio non riesce a vincere un concorso o una selezione in Basilicata ma è il primo quando va fuori. Non può avere onore chi non si vergogna che, nella Regione in cui governa, esistono delle ‘liste verdi’ di raccomandati.

I fatti, non i reati, emersi in questi giorni, dovrebbero far vergognare chi supporta il ‘Sistema’. Un ‘Sistema’ che si protrae da sempre e che non sono riusciti ad arginare, come ammesso dalla stessa maggioranza.

Ed è questa la vera motivazione della sfiducia: se dopo vent’anni di Governo del centrosinistra, l’aiutino del politico è l’unico modo per lavorare in Basilicata è evidente che hanno sbagliato tutto. E si dovrebbero vergognare. Si dovrebbero vergognare perché non hanno fatto nulla per dare speranza nel futuro ai cittadini ma, anzi, hanno alimentato questo ‘Sistema’.

Dire “ma noi siamo impotenti rispetto a questo”, è una scusa. Non è vero, la politica non è impotente: ci sono politiche e scelte e visioni che se attuate possono portare sviluppo a tutti e non solo agli amici degli amici.

Per fortuna, noi siamo differenti. Al centrosinistra regionale è sempre piaciuta la politica assistenziale perché le persone devono continuare ad andare con il cappello in mano, devono chiedere la raccomandazione dando al politico il potere di vita e di morte sulle loro esistenze.

Noi siamo per la gente libera, perché la gente abbia un proprio ritorno economico, una propria dignità, una propria libertà. Siamo diversi; siamo diversi perché la realtà che mostrano i giudici è il ‘Sistema’, un sistema in cui si fa un concorso, si fanno due concorsi e ci sono i raccomandati, questo è quello che è emerso da questa indagine.

Ed è questo ‘Sistema’ che, ieri, in Consiglio, la maggioranza ha difeso. Il problema non è Marcello Pittella, ma il ‘Sistema’ che hanno creato e che hanno incrementato e che, respingendo la mozione, hanno avallato.

Il ‘Sistema’ si è arroccato su se stesso, si è difeso e si è protetto. Hanno protetto un ‘Sistema’ marcio e non c’è onore in questo. Così in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia.