Ospedali Materani, Ugl: "Il problema sanità alquanto acuto"


MATERA - “Solo toni trionfalistici si usano in questa regione dove non si vigila sulle necessità del cittadino ma è facile esclamare e prendersi i meriti propagandistici. Facciamo insieme un giro nelle strutture pubbliche all’insaputa di tutti, facciamo emergere le molteplici problematiche che quotidianamente il cittadino si trova a combattere: forse a fine tour possiamo far riassunto sulle tante criticità che esistono nei nosocomi del materano”. 
Lo affermano il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano e il segretario provinciale dell’Ugl Matera Sanità, Giovanni Sciannarella: “siamo soddisfatti dalle espressioni pubbliche rese dai sindaci di Policoro e Montalbano Ionico, il dott. Enrico Mascia e l’avv. Piero Marrese sulle loro perplessità che il nosocomio Giovanni Paolo II possa essere vittima di politici di turno che vorrebbero vederlo definitivamente chiuso. Ora Mascia e Marrese vengano con noi a visitare ed a vedere come hanno ridotto gli ospedali dell’Asm, sia il Madonna delle Grazie che il Papa Giovanni Paolo II, si renderanno conto di come la politica regionale a trazione PD ha ridotto l’ospedale di Policoro e Matera nonostante l’Ugl ha sempre replicato a più voci che non andava mai abbassata la guardia. I primi cittadini vengano a vedere nel nosocomio ionico in che condizioni oggi lavorano gli addetti in ortopedia, chirurgia, medicina, otorino, cardiologia, psichiatria, oculistica e pronto soccorso. Se si è uomini attenti e si ha una mente aperta, ci si accorge di quanto sia acuto il problema della sanità e di quanto ci sarebbe da fare in quest’ospedale. Ambulatorio di Ortopedia – proseguono i sindacalisti Ugl – ubicato da anni in un seminterrato dove manca aereazione, finestre oscurate, pazienti, i 2 medici rimasti, infermieri che quotidianamente stanno in un vero e proprio tugurio. Otorinolaringoiatra: 8 posti letto a disposizione nel reparto/ambulatorio e mai potuti utilizzare bensì, per un intervento, bisogna chiedere l’elemosina o al reparto ortopedia o al reparto chirurgia per far pernottare il paziente che viene operato: PERCHE’ tutto ciò? A chi opera va il plauso, non per piaggeria, ma per ammirazione. Tutto il resto malissimo, se non al limite della vergogna: la situazione della quantità numerica del personale infermieristico e medico di tutti i reparti ridotto all’osso. L’impegno, la professionalità va riconosciuta e degnamente pagata. E’ vero che si sono fatti espletare dei concorsi per assunzione nuovo personale, ma sta di fatto che la situazione è peggiorata perché nessuno vuole partecipare ai bandi di questa ASM poiché non vogliono avere a che fare con questa azienda: il perché? Sono i medici più sottopagati d’Italia”.