Ue, Di Maio: "Tra sei mesi questa Europa è finita"

ROMA - "Tra sei mesi questa Europa qui è finita e ci sarà un terremoto politico alle elezioni europee di maggio, molte delle istanze ignorate arriveranno in parlamento europeo". Così il vicepremier Luigi Di Maio durante il suo intervento al villaggio Coldiretti a Roma. (Courtesy Facebook Di Maio)


Dopo la lettera scritta dal vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e dal titolare agli Affari economici Ue Pierre Moscovici - che hanno manifestato "seria preoccupazione" per un Def ritenuto "una deviazione significativa dal percorso di bilancio indicato dal Consiglio Ue - il governo insomma non cambia idea: Di Maio ribadisce che, pur non volendo sfidare Bruxelles, l'obiettivo della manovra è un altro e cioè quello di "ripagare il popolo italiano di tanti torti subiti". E proprio questo verrà ribadito quando il presidente della Camera Roberto Fico si recherà alla Commissione Ue: "Faremo lavoro di squadra - ha detto Di Maio - per spiegare che gli italiani hanno bisogno di queste misure che non sono spot ma finalmente cambiamo la vita delle persone".

Sulla stessa linea d'onda il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, che pur escludendo qualsiasi similitudine tra il nostro Paese e la Grecia, ha ribadito che "l'Italia è in una posizione difficile". "Ho detto a Friburgo che l'euro era in pericolo se tutti avessero richiesto regole speciali in modo tale da non rispettare gli accordi precedenti nel contesto del coordinamento delle politiche economiche e di bilancio" ha aggiunto ricordando la prossima scadenza. L'Italia, ha aggiunto, "dovrà presentare il proprio bilancio alla Commissione entro il 15 ottobre. Valuteremo, e, se necessario, proporremo modifiche 'sine ira et studio'. Siamo in una procedura normale".