Leggieri: "Tagli al servizio di pulizie e ausiliariato al San Carlo, ennesimo fallimento del Sistema targato Pittella"

POTENZA - I tagli al servizio di pulizie e ausiliariato al San Carlo di Potenza sono un grave danno non solo per gli oltre 260 lavoratori, che hanno scioperato lo scorso 8 marzo e che si troveranno a ricevere stipendi sempre più miseri, ma per tutto il servizio sanitario regionale.

Pittella e i suoi alleati del centrosinistra nei mesi scorsi forse sono stati troppo impegnati a occuparsi di vicende giudiziare, come Sanitopoli, o di strategie elettorali salva poltrone, e non sono riusciti a impegnarsi a garantire un servizio dignitoso ai cittadini e un lavoro degno di questo nome ai dipendenti che si occupano di pulizie e ausiliariato al San Carlo di Potenza.

La situazione che si è creata riflette chiaramente lo stato di cattiva amministrazione e di assoluto pressappochismo, in cui versa non solo il servizio sanitario ma tutta la macchina amministrativa della Regione Basilicata.

Il taglio delle ore di servizio previsto nei nuovi contratti d’appalto, infatti, non danneggia soltanto gli oltre 260 lavoratori che vedono una netta riduzione degli stipendi, ma anche gli utenti del servizio sanitario regionale, quindi, tutti i lucani che accedono a un servizio ridotto e sono in questo modo direttamente danneggiati.

Ridurre le ore lavorative comporta necessariamente un servizio di pulizia e di assistenza ridotto rispetto a quello attualmente garantito nel principale nosocomio di Basilicata con il conseguente depauperamento ulteriore del servizio sanitario regionale.

Se solo il Sistema targato Pittella e PD non si fosse occupato di vicenze giudiziarie, di campagne elettorali e di strategie salva poltrone, oggi forse avremmo la garanzia di un servizio sanitario più efficiente e di un lavoro dignitoso per tutto il personale impegnato nel servizio di pulizia e ausiliariato presso l’Ospedale San Carlo di Potenza. I cittadini e i lavoratori non possono più aspettare i tempi morti della politica né possono subire ulteriormente i ritardi di una classe dirigente ormai assolutamente autoreferenziale e indifferente alle problematiche reali del popolo lucano.

Ancora una volta, purtroppo, siamo qui a denunciare gli abusi commessi nei confronti dei lavoratori lucani. Stiamo parlando di oltre 260 famiglie che attualmente vivono in pieno disagio nel totale silenzio delle istituzioni, in una regione dove, in virtù delle ultime inchieste sulla sanità, solo i raccomandati vanno avanti. Chi paga le conseguenze, di questo sistema corrotto e becero, sono sempre le fasce più deboli lasciate al loro destino nell’ansia e nell’incertezza.

La riduzione degli stipendi percepiti è un un vero e proprio insulto alla dignità e al diritto al lavoro. Una situazione ormai insostenibile soprattutto perché spesso ci troviamo di fronte a famiglie monoreddito, e quindi diminuire gli stipendi significa mettere in seria difficoltà la vita quotidiana di queste persone.

Noi come Movimento 5 Stelle stiamo dalla parte di tutti quei lavoratori che ogni giorno vedono i loro diritti fondamentali calpestati senza ritegno, e pretendiamo i massimi livelli di qualità del servizio sanitario.

Chissà cosa pensa Trerotola, il nominato di Pittella, di questa vicenda. Così in una nota Gianni Leggieri, consigliere regionale M5S Basilicata.