Le richieste dei sindacati sono indirizzate al governo ma anche alle imprese. Rilancio del sistema industriale e degli investimenti pubblici e privati, sostegno all'occupazione e ai salari, riforma degli ammortizzatori sociali: questi i principali punti al centro della vertenza nazionale dei metalmeccanici. "Le tre manifestazioni di Milano, Firenze e Napoli - spiegano le segreterie regionali - sono per dare voce al lavoro partendo dalle nostre emergenze: dalla Ferrosud alla ex Blutec fino alla ex Firema. Bisogna ricordarsi che veniamo da una lunga crisi che ha fatto perdere tanti posti di lavoro, non solo al Sud".
"Il paese si trova in una fase di stagnazione", avvertono i sindacati, "e se non si interviene per creare lavoro e crescita vera, non libereremo mai le persone dal bisogno e non garantiremo mai una vita dignitosa alle tantissime famiglie che stanno nella morsa della disperazione e dell’incertezza". Per Fim Fiom Uilm "gli ultimi provvedimenti fatti dal governo non vanno nella direzione di creare lavoro e sviluppo. Di qui la necessità dello sciopero dei metalmeccanici del 14 giugno: c’è bisogno di dare una scossa a questa situazione, perché aspettare il peggio non è il bene di qualcuno ma è il male di tutti, per questo il 14 giugno bisogna scioperare”.