Governo: scontro M5S-Pd su Di Maio


ROMA - "Se non dicono si' a Conte è inutile vedersi, sono stanco dei giochini". Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, Luigi Di Maio ai suoi ieri sera dopo l'incontro con la delegazione Pd.

Intanto il vertice in programma alle 11 è saltato. Alle 16 si riunisce la cabina di regia del Pd per assumere le decisioni conseguenti. "Torni il dialogo, non c'è tempo da perdere. Il Paese aspetta risposte serie, non ci interessa discutere di posti e poltrone", è l'appello del capogruppo Dem alla Camera Graziano Delrio uscendo dalla riunione con i big del partito. "Non c'è alcun veto" su Conte, ha ribadito Delrio. Poi, alla domanda se Conte debba trattare al posto di Di Maio, Delrio ha risposto: "Qualcuno prenda in mano la situazione. Basta con le ambizioni personali".

VERSO INTESA PD-M5S - Si va verso un accordo tra Pd e M5s per la formazione di un nuovo esecutivo con Giuseppe Conte premier. E mentre la trattativa per la formazione di un esecutivo tra Pd e M5s ferve e ancora non è chiusa con i nodi Viminale, Difesa ed Economia ancora irrisolti, emergono alcuni nomi che sarebbero sul tavolo del confronto.

Il segretario del Pd è rientrato ieri sera al Nazareno per confrontarsi con i suoi dopo aver ascoltato le condizioni poste da Luigi Di Maio. "Ma il veto sta per cadere", assicurano fonti del Movimento. In precedenza fonti del Pd avevano affermato che il nodo del capo del governo non era ancora stato sciolto. Alle ore 18 Zingaretti e Di Maio si erano incontrati per 20 minuti a Palazzo Chigi. Il nuovo vertice è iniziato alle 21 e vi partecipano anche Conte, appena tornato dal G7 di Biarritz e, per i dem, l'ex guardasigilli Andrea Orlando.

"Sto leggendo molti retroscena, alcuni credibili altri meno. La verità è che finalmente è partito il confronto per dare al Paese un governo di svolta", ha dichiarato ieri Zingaretti fuori dal Nazareno, "io penso che l'accordo parta dal confronto di idee e contenuti ma ripeto, io penso e sono ottimista di poterlo costruire, siamo sulla strada giusta. Fare un governo è una cosa seria, non vogliamo farne uno che finisca come quello attualmente dimissionario".