La cooperazione non si ferma e Granarolo rassicura i soci: continuiamo a raccogliere il latte conferito


È scontato che la filiera agroalimentare rientri tra le attività produttive essenziali individuate dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri in questo momento di grave emergenza. La cooperazione non si ferma e garantisce il proprio contributo ad affrontare questa fase di pesante difficoltà in particolare per il comparto caseario. Pertanto, in un periodo di forte compressione del mercato, il gruppo Granarolo tutto e la cooperativa Granlatte, aderente a Legacoop, conferma il conferimento del latte da parte dei suoi 27 soci e delle due cooperative lucane, Agricola Risorgimento e Marmo Platano.

“In pieno spirito cooperativo, siamo impegnati in uno sforzo importante per consentire ai nostri allevatori di continuare a produrre anche a fronte di un crollo di consumi di latte fresco senza precedenti – assicura Gianpiero Calzolari, presidente di Granlatte-Granarolo – consapevoli che all’interno della cooperativa sono numerosi gli allevatori impegnati, anche nel Mezzogiorno, nell’adeguamento delle strutture a fronte di importanti investimenti in parte sostenuti dalle misure comunitarie”.

Il settore caseario ha subito un forte rallentamento. I provvedimenti assunti per tutelare la salute hanno inevitabilmente comportato la chiusura di bar, tavole calde, ristoranti, pizzerie, gelaterie e mense, abituali consumatori di latte, panna e formaggi freschi. L’horeca, ovvero il settore della distribuzione all’industria alberghiera, ai ristoranti, ai caffè, che assorbe anche una fetta significativa della produzione di latte, è praticamente chiuso. “Anche se questa nuova situazione ha messo in difficoltà la gestione della flotta di automezzi refrigerati, la nostra priorità è la raccolta presso i nostri allevatori del latte prodotto, trasformarlo presso i nostri stabilimenti e consegnarlo alla distribuzione organizzata – continua Calzolari – che sta però assorbendo soltanto una parte del latte che non è più destinata verso i consumi fuori casa poiché le famiglie, per le note difficoltà per la spesa domestica, orientano i loro acquisti verso prodotti a vita più lunga”. In Basilicata si conferiscono a Granlatte 367mila quintali di latte all’anno che vengono poi lavorati nello stabilimento di Gioia del Colle. “Dal mese di aprile – conclude Calzolari – siamo impegnati a ritirare dai nostri soci lucani ulteriori 120 quintali di latte al giorno”.