Giova, inoltre, ricordare che la Legge regionale n. 38 del 1997 (aggiornata e coordinata con la L.R. 26 novembre 2001, n. 46), nel definire le norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico, prevede che il committente o il costruttore “che esegue in proprio” un’opera edilizia debba depositare, “prima dell’inizio dei lavori, il progetto esecutivo presso le strutture tecniche regionali di Potenza, Matera, Melfi e Lagonegro, competenti per territorio”. In numerosi casi segnalatici sono stati espressi giudizi ultronei, rispetto a quanto previsto dal quadro normativo, da parte dei funzionari nella struttura di Melfi sugli elaborati progettuali depositati. Condotte che il più delle volte rallenterebbero o bloccherebbero le attività dell’ex Genio civile con inevitabili disagi ed insopportabili disservizi per tutta l’utenza interessata. Insomma, una situazione con ripercussioni negative per un intero territorio, il Vulture-Melfese, e la sua economia e che richiede di essere affrontata con decisione. Di qui la nostra mozione con la speranza che l’ex Genio Civile di Melfi, una volta fiore all’occhiello della pubblica amministrazione, ritorni ad essere pienamente operativo.
Nella seduta di ieri, spiace constatarlo, la maggioranza ha ancora una volta dimostrato scarsa attenzione e accidia verso l’economia del territorio del Vulture-Melfese e i suoi cittadini, rinviando la discussione e l’eventuale approvazione della mozione presentata dal M5S. La nostra iniziativa in Consiglio regionale si inserisce in un momento delicato in cui il rilancio dell’economia, visti i provvedimenti del governo nazionale, mette al centro il settore dell’edilizia e la sua filiera. Così in una nota i consiglieri regionali M5S Basilicata Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci.