Copagri: Coronavirus, su recovery fund vittoria della diplomazia e della solidarietà, in pieno spirito Ue


POTENZA - “Dopo l’importante risultato sul cosiddetto ‘Recovery Fund’, raggiunto nella notte a Bruxelles dopo quasi sei mesi di lavoro e dopo una lunga maratona di trattative, è importante che il nostro Paese si faccia trovare pronto e stabilisca fin da subito la destinazione delle ingenti risorse comunitarie; in un tale frangente, diventa ancora più avvertita la necessità di una reale opera di sburocratizzazione e di semplificazione amministrativa, così da dare gambe all’accordo raggiunto in sede europea e così da snellire il più possibile le pratiche legate all’erogazione dei fondi”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo l’intesa raggiunta tra i 27 paesi del Consiglio europeo sul pacchetto di aiuti a sostegno dei Paesi più colpiti dall’emergenza Coronavirus.

“Un risultato di tale portata, che vede l’Europa concordare sullo stanziamento di 390 miliardi di euro sotto forma di aiuti a fondo perduto e fino a 360 miliardi di prestiti, per un totale di circa 750 miliardi, è una vittoria della diplomazia, della concertazione e dello spirito di solidarietà tra paesi, che sono alla base dell'esistenza stessa dell’Unione Europea; vale la pena di sottolineare, poi, che i bassi tassi di interesse dei prestiti, da restituire in tempi lunghi, ovvero dal 2026 al 2056, facciano sì che anche questi ultimi assumano più le sembianze di trasferimenti diretti”, osserva il presidente.

“Diamo merito al Premier Giuseppe Conte di avere portato a casa un grande risultato; al nostro Paese, infatti, spetta la porzione più ampia di questi fondi, pari a circa 209 miliardi, ripartiti tra 82 miliardi di sussidi e 127 miliardi di prestiti. Ora la palla passa al governo, che deve mettere subito in campo il Piano di Rilancio, vera e propria chiave di volta per l’ottenimento dei fondi, così da poter utilizzare quanto prima le risorse comunitarie, una volta passato il vaglio del Consiglio Ecofin, destinandole a investimenti che portino ricchezza nei settori strategici della nostra economia, quali l'agroalimentare”, suggerisce Verrascina.

“Una particolare attenzione andrà dedicata alla questione del credito a disposizione delle imprese agricole, lavorando per potenziare e rifinanziare gli strumenti attualmente disponibili, partendo da quelli che hanno dimostrato di funzionare egregiamente, quali ad esempio la cambiale agraria”, conclude il presidente della Copagri, facendo notare che le ingenti risorse comunitarie potranno essere incrementate grazie al cofinanziamento e dando la massima disponibilità della Confederazione a un nuovo confronto sugli interventi di spesa in favore del comparto primario.