Materane ai nastri di partenza della Prima Categoria, ma per Martoccia “Matera non ha soldi per tre squadre”

"In foto la squadra del Sassi Matera 2019/2020 - PH Alessandro Savino"

di Roberto Berloco - Matera. Sul calcio, si sa, non basterebbe mai di parlarne, forse anche, o soprattutto, quando non lo si gioca nemmeno. Tanto poiché, per la grande maggioranza degli Italiani, quello per la sfera di cuoio è un naturale amore immenso, che si riversa sui colori d’una maglia e che si tramanda di padre in figlio, alla maniera d’un rito di fede ai confini dell’ossessione, ampiamente prescindendo dall’età o dallo stato di maturità personale. Una passione che coinvolge emozionalmente e stravolge fino allo spasimo, annullando tutte le differenze sociali nell’unica classe identitaria del tifoso.

A questa verità non fa eccezione il secondo capoluogo lucano, noto al mondo per il suo caratteristico, antichissimo centro storico, con l’unica eccezione della pausa dovuta alla recente emergenza sanitaria, per regola capace di attrarre e pascere un generoso flusso di visitatori che, dall’Italia e dall’estero, dura ininterrottamente tutto l’anno.

Ed è, anzi, talmente usuale che, in qualunque luogo d’incontro della città, prima o poi s’inneschi una riflessione o, anche, solamente scappi una battuta sul calcio di casa, che sembra impossibile non presagire quanto di quel sogno del Bue in serie B, avverato per una sola volta in un lontano passato, ancora sopravviva nel cuore della comunità.

Ad oggi, l’assetto emerso dalle decisioni della sezione lucana della F.I.G.C., per effetto del prolungato stato di blocco delle attività sportive, ha comportato una cristallizzazione delle classifiche regionali, dalla Promozione alla Seconda Categoria, nello stato in cui erano al momento del fermo in Marzo, con la prima ammessa alla competizione di rango superiore, ma nessuna retrocessione. Sono state riconfermate in Prima Categoria, pertanto, le due formazioni cittadine del Sassi Matera e del Città dei Sassi, mentre a queste si è aggiunta la U.S.D. Matera 2019, promossa dalla Seconda, dove, all’adozione delle misure di contenimento, troneggiava su tutte le altre concorrenti.

Tra i riflessi, la singolare coincidenza di ben tre squadre materane di diritto in Prima Categoria, fatto mai accaduto, sino ad ora, nella storia calcistica locale, anche se, solo fino a poco più d’una settimana fa, per la nuova entrata sembrava papabile addirittura l’ipotesi d’una fusione con il Montescaglioso, realtà militante in Eccellenza, livello nel quale, per la compagine del presidente Giuseppe Battilomo, sarebbe fiorita l’opportunità di mirare più da vicino alla serie D.

“Vincere ha avuto per me un sapore speciale, perché è stato vincere indossando i colori della mia città” - dichiara Tonio Chisena, allenatore e attaccante della USD Matera 2019. “Inoltre, a prescindere dalla circostanza del gradino più basso, la vittoria d’un campionato si porta sempre appresso una propria bellezza. Ecco perché vado orgoglioso soprattutto dei miei giocatori, che sono anche compagni di squadra, visto che svolgo il doppio ruolo. Sicuramente, abbiamo gettato le basi per vincere in Prima Categoria, l’obiettivo che abbiamo da oggi e che ci sta impegnando nell’allestire una formazione all’altezza delle nostre ambizioni. Il fatto che sia sfumata la fusione con il Montescaglioso, invece, lo reputo un vantaggio, perché questa nostra società è nata in modo pulito e genuino da una cerchia di pochi amici, tra cui l’attuale presidente, con l’intento di fare un percorso di merito reale, considerando pure l’eventualità che tutti ci facciano la “guerra”. Una prospettiva, quest’ultima, che comunque ci fa onore e non ci spaventa assolutamente”.

Ma energico entusiasmo, voglia di costruire, di trionfare e di onorare il vessillo della città che fu del senatore Domenico Ridola, sembrano albergare anche in casa del Sassi Matera.

“Nel trascorso periodo di costrizione casalinga” - confida Alessandro Santorufo, avvocato e titolare della squadra che fa base al Centro “Gaetano Scirea” - “con l’impossibilità ad allenarci collettivamente, abbiamo comunque lavorato alle strategie per la nuova stagione alle porte, non tralasciando alcun particolare, dal completamento dell’organico di spogliatoio agli investimenti necessari per un passaggio in Promozione, scopo assolutamente in agenda prioritaria a partire dal ritorno nel rettangolo di gioco in Settembre. D’altra parte, ancora durante questi giorni di Luglio, si sono susseguite nuove acquisizioni ed altre ne seguiranno, a rafforzare ulteriormente i vari reparti, affidati alla direzione tecnica del laertino Michele Bongermino”.

Tiene, al contrario, una formula apertamente dubitativa, la posizione di Fortunato Martoccia, patron del Città dei Sassi, formazione sorella e collega di girone del Sassi Matera nello scorso campionato, in cui s’è segnalata per la costanza dei buoni risultati e una posizione sempre di rispetto nella graduatoria del punteggio.

“Sto valutando il da farsi” - svela. “Per la nostra città, non serve avere tre squadre in Prima Categoria. Matera non ha soldi per tre squadre”.

Se così, da un lato, considerando l’inizio delle partite in Settembre, di tempo ce n’è ancora per una forma definitiva del prossimo scenario calcistico materano, dall’altro sembrerebbe affiorare una cornice di risvolti tutt’altro che scontati per ciò che le formazioni bianco-azzurre saranno chiamate a creare di fronte alle attese della cittadinanza. Quasi che, come al principio d’una fase di storica transizione, una dose in più di coraggio e di sacrificio si chieda ora alle società reggenti e, forse ancor di più, a quegli stessi giocatori, sulle cui prestazioni in campo presto incalzeranno sogni, ansie e speranze di un’intera popolazione.