"Questa canzone - racconta il cantautore - parla di due persone che cercano una strada comune. Mi è stata ispirata da una vicenda personale. Nel testo della canzone si parla di accettazione e di fiducia. C’è una frase della canzone che dice: 'In quei giorni giocavamo a segnare il confine tra chi credevamo di essere e chi eravamo davvero'. Questa frase può rappresentare bene il periodo recente che abbiamo vissuto. Possiamo diventare davvero migliori di prima?".
Lauriola ha iniziato a scrivere e a suonare la chitarra nei primi anni novanta. Dopo una parentesi bolognese al Dams si è trasferito a Milano dove attualmente vive. Come solista ha pubblicato tre album di inediti. Autore e compositore, ha suonato anche negli Eco, Five v. One, Catarsi e Pliskin. Attraverso la musica ha poi supportato numerosi progetti sociali tra i quali l’apertura di un asilo nel quartiere popolare di Medina, al centro di Dakar, Amnesty International Italia con Amnesty in Rock, i bambini del Mozambico attraverso Humana People to People e la dodicesima edizione di 'A Maggio A Baggio ' con il progetto Errare Humanum Est, Liberare tutti i sogni, con uno speciale concerto con i detenuti del carcere minorile Beccaria.