Giornata Ruralità, Braia: a novembre 2021 la prima edizione

POTENZA - Il consigliere regionale di Italia viva: “la Basilicata avrà una giornata internazionale della ruralità, approvata la nostra proposta di legge in Consiglio regionale”

Dopo il si ricevuto dalla seconda e dalla terza Commissione, la proposta di legge “Istituzione giornata di studio internazionale della Ruralità - Il Futuro nei Solchi del passato. Riforma Fondiaria e Banca della terra in Basilicata tra passato, presente e futuro” di iniziativa dei consiglieri Luca Braia e Mario Polese del Gruppo regionale Italia viva è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale di ieri 17 dicembre 2020. A novembre 2021 al via la prima edizione.

“Finalmente, dopo aver atteso per mesi, è stata approvata la nostra proposta di legge, condivisa dalle Commissioni e dal Consiglio regionale, che istituisce una giornata importante: una volta all'anno si potrà parlare e raccontare la ‘Basilicata Rurale’ alla comunità nazionale e internazionale da un punto di vista sociale, economico, ambientale, attraverso studi, analisi e riflessioni sui temi legati al destino dell’uomo connesso al bene terra, ponendo anche particolare attenzione alla continuità tra passato, presente e futuro dell’agricoltura lucana e del suo legame con tradizione, territorio, storia”.

E’ quanto afferma il consigliere e capogruppo regionale di Italia viva, Luca Braia.

“Per l’organizzazione dell’evento – spiega Braia - sarà istituito un Gruppo di lavoro che coinvolge esperti e studiosi, oltre che rappresentanti dei vari mondi coinvolti, per lavorare e programmare annualmente iniziative dedicate alla valorizzazione delle origini della Basilicata, attraverso la ricerca anche universitaria e post universitaria e lo studio dell’identità storica legata al patrimonio rurale ed archeologico”.

“Entro il mese di Novembre 2021 - prosegue il consigliere di Italia viva - presso la sede di Alsia, nel cuore quindi della Magna Grecia, in un luogo emblematico per la riforma agraria e per la bonifica degli anni ’50 sarà organizzata la prima giornata internazionale di studi, proprio laddove si trovano i documenti frutto degli studi del noto esperto di archeologia rurale J.C. Carter dell’Università del Texas e vicino al museo della Siritide nel quale, sono state esposte ‘Le Tavole di Heraclea’ contenenti due decreti, databili alla fine del IV secolo a.C., relativi alla delimitazione e localizzazione di terreni dei santuari di Dioniso e Atena Polìas, presso la città di Heraclea, nell’attuale territorio di Policoro”.

“Al presidente Bardi – dice Braia - spetta ora il compito di provvedere agli adempimenti previsti dalla pdl con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Spetta anche il compito di costituire il previsto ‘Gruppo di lavoro’ coordinato dal Presidente della Regione Basilicata, a cui partecipano l’Assessore del dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale della Regione Basilicata o suo delegato, un rappresentante dell’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura (Alsia), uno dell’Università della Basilicata, uno per ogni associazione di categoria maggiormente rappresentative (Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Co.Pa.Gri), con l’obiettivo di programmare annualmente temi, luoghi e date della Giornata di studio internazionale “Il Futuro nei solchi del Passato”, attingendo ad un fondo dedicato di €15.000 e con la possibilità di contrarre convenzioni e stipulare protocolli con altri Enti Pubblici e privati”.

“La relazione con la terra, sempre produttiva e feconda – sottolinea Braia - rappresenta la più genuina visione dello spirito culturale attraverso i secoli della Basilicata, terra rurale dalla vocazione millenaria che ha continuato a perpetrarsi sino ai giorni nostri con varie vicissitudini che l’hanno vista protagonista. L’eccellenza delle produzioni agricole che contraddistingue la nostra terra anche riconosciuta oramai sui mercati nazionali e internazionali, dall’ortofrutta, al vino, all’olio di cui recentemente si è avuto il riconoscimento dell’Igp, portando a 19 il numero complessivo dei marchi registrati, affonda le sue radici in quella che è stata la maggior azione di riformulazione territoriale dell’Italia repubblicana, ovvero la stagione della Riforma Fondiaria. In Basilicata il sistema virtuoso ha generato sicuramente ricchezze per il territorio dell’area ionica che oggi è leader in Italia e in Europa per la produzione agricola e ortofrutticola di qualità”.

“La spinta all’equità sociale e alla formazione di città e cittadini nelle terre della bonifica – sostiene l’esponente di Italia viva - ha creato le basi socio-economiche per uno sviluppo del settore agricolo lucano, unico nel panorama europeo. Il collegamento ideologico e logico con le Tavole di Heraclea esposte nel museo della Siritide, e la imponente infrastrutturazione di bonifica di epoca magno-greca appare immediato, a conferma la natura squisitamente rurale di questa nostra terra, ancora per molti versi misteriosa.La Basilicata possiede una grande ricchezza culturale, umana e paesaggistica che è indissolubilmente legata alla relazione dei suoi abitanti con la terra e le acque, ovvero con il paesaggio rurale. Questa ricchezza, che da qualche anno ha cominciato ad essere focalizzata da più progetti in alcuni dei Comuni della Regione, ha finalmente un importante punto di riferimento”.

“Nel corso del mio mandato di Assessore all’Agricoltura  - ricorda Braia - ho lavorato molto per creare una idea nuova di Basilicata rurale da rilanciare sulla scena nazionale e internazionale, anche per uscire dagli stereotipi che ci vedono da sempre ‘immobili e contadini’.Una Basilicata, magari in futuro con un marchio unico delle eccellenze agroalimentari, che possa unire proprio le produzioni agricole con le unicità e la bellezza del paesaggio e della cultura rurale dei nostri areali e dei nostri borghi. La Regione Basilicata può essere un modello di eccellenza produttiva e storia territoriale: l’istituzione della Gionata di studio ‘Il Futuro nei solchi del Passato’ attraverso approfondimenti, ricerche e studi scientifici – conclude Braia - darà corpo e fondamento all’identità lucana che guarda al futuro, ai giovani che decidono di insediare le loro imprese agricole in questa terra, alle filiere, alla sostenibilità e all’attenzione all’ambiente, alla smart agriculture, all’Europa e al mondo intero”.