Ciao Francesco, hai appena pubblicato “Serpe in senno”, il tuo nuovo singolo. Ci racconti com’è nato?
"Serpe in senno" è nato in uno di quei momenti dove ci si rende conto di essere il proprio freno a mano. Può sembrare banale, ma avvertivo questa condizione con particolare lucidità e non volevo perdere l'occasione di fissarla e condividerla. Ho immaginato la mia testa abitata da un serpente con l'hobby di dispensare i peggiori consigli. La scrittura è iniziata da una melodia che ne descrive il sibilo, facilmente individuabile nel brano perché viene ripetuta circa centoventisette volte. Il resto della parte musicale ed il testo sono nati da qui.
Che messaggio vuoi trasmettere con questo pezzo, a chi lo ascolta?
Il messaggio, nonostante le apparenze, vuole essere positivo. Hai realizzato di essere la principale causa delle ombre che ti abitano? Allora ne sei anche il principale rimedio. "Croce e delizia", direbbe qualcuno. Purtroppo c'è una scritta in piccolo: anche se lo sappiamo, spesso lasciamo tutto com'è.
Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?
Credo che opterò per il buon vecchio brainstorming, iniziando con qualche rapper: Fabri Fibra, Jack the Smoker, Salmo...Elio e le storie tese, Nirvana, Tchaikovsky, Incubus, Linea77, Steve Vai, Miles Davis...diciamo che ho le idee un po' confuse! (ride, ndr).
Come definiresti la tua musica in 3 parole?
Direi riflessiva, narrativa e ironica.
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