Varianti del coronavirus, la situazione Regione per Regione


Il ministro Speranza ha prorogato l'apertura degli impianti scistici per ridurre il rischio della diffusione delle varianti del virus Sars-Cov-2. Ecco dove sono stati registrati più casi e dove più di recente.

PUGLIA - La variante inglese ormai "circola in tutte le province pugliesi", secondo la virologa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio Covid del Policlinico di Bari. Secondo un'indagine a campione sulla circolazione delle varianti nella regione svolta dalla sua equipe è stato riscontrato su un campione di tamponi positivi che "nel 15,5% dei casi si tratta di variante inglese”. Il "caso zero" in Puglia risale al 19 dicembre scorso, quando la variante è stata isolata in una ragazza della provincia di Bari rientrata da Londra.

LOMBARDIA – Secondo la vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti le varianti del Covid sono presenti in Lombardia nel 30% dei tamponi positivi e potrebbero arrivare nelle prossime settimane al 60/80%. A Corzano, nel Bresciano, nei giorni scorsi è risultato positivo alla variante inglese il 10% dei 1.400 abitanti: scuole chiuse fino al 15 febbraio. Positive alla stessa variante una persona a Mantova e tre a Crema. Riscontrata la presenza della mutazione inglese anche in alcuni tamponi effettuati a Bergamo

TOSCANA - Dal 15 febbraio il comune di Chiusi (Siena), confinante con l'Umbria, lascia la zona 'rossa' ritagliata dal 7 al 14 febbraio per alcuni casi di variante 'brasiliana' del coronavirus, e sarà zona arancione come il resto della Toscana. Il sindaco Bettollini ha firmato un'ordinanza con ulteriori misure restrittive: sospese fino al 20 febbraio le attività in presenza di asili, scuole dell'infanzia e secondarie di primo grado, elementari, medie e superiori. Rimangono chiusi i parchi pubblici, i giardini e le aree gioco del territorio comunale

ABRUZZO - A partire da domenica le province di Chieti e Pescara sono in zona rossa, mentre quelle di L'Aquila e Teramo sono in zona arancione, come da indicazione del ministro della Salute, Roberto Speranza. All'origine del provvedimento, disposto con ordinanza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l'aumento dei contagi e le valutazioni sulle varianti Il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Lorenzo Sospiri, ha dichiarato che "Pescara, così come la sua provincia, come la vicina Chieti, sono nel cuore della 'tempesta' Covid-19 con una evidente diffusione della variante inglese del coronavirus che, come hanno dimostrato gli scienziati e i medici, ha una forte contagiosità sui bambini, anche i più piccoli".

SICILIA - Quattro in tutto i casi di variante inglese individuati e isolati all'ospedale Garibaldi di Catania su altrettanti pazienti affetti da Covid-19, sottoposti a tampone e successivo sequenziamento dell'estratto molecolare. I pazienti sono in isolamento nella struttura di biocontenimento del reparto di Malattie infettive.

UMBRIA - Già nelle scorse settimane nella regione sono stati individuati almeno decine di casi di variante inglese e brasiliana, numero che potrebbe comunque salire dopo i risultati delle analisi di altri campioni. La variante inglese si è riscontrata soprattutto nell'area tra Bastia Umbra, il Perugino e il Trasimeno. Nella regione è stata stabilita la zona rossa su quasi due terzi del territorio

PIEMONTE E LIGURIA - Sono due i casi sinora accertati in Piemonte della variante inglese: uno a Vercelli, l’altro a Cuneo. Individuata la variante inglese anche in Liguria: i primi casi in provincia di Imperia. Le zone più colpite sono quelle dei distretti sanitari di Ventimiglia e di Sanremo.

VENETO E FRIULI-VENEZIA GIULIA - “Quasi il 20% dei tamponi fatti presenta la variante inglese", ha sostenuto l’altro giorno il presidente veneto Luca Zaia. Per ora non è stata riscontrata la variante brasiliana né quella sudafricana. Quella inglese invece è stata rilevata in almeno 17 tamponi positivi in Friuli. Un'ulteriore mutazione del virus, la "N439K", già rilevata negli Usa, è stata riscontrata per la prima volta in Italia, a Trieste, in ambito pediatrico

EMILIA-ROMAGNA, MARCHE E LAZIO – Nelle Marche sono diversi i casi di variante inglese del coronavirus: sono almeno alcune decine i contagi riscontrati da Natale all’11 febbraio dal laboratorio dell'ospedale di Torrette ad Ancona. Primi casi segnalai nei giorni scorsi anche nel Lazio e in Emilia Romagna.