MELFI - "Questa mattina davanti ai cancelli della più importante fabbrica del Mezzogiorno il movimento sindacale si è presentato unito e compatto perché tutti siamo preoccupati per l'incertezza che aleggia sul destino di questo stabilimento. Questo non è il momento di mettere le bandierine, ma quello in cui anche il sindacato mette in campo la maturità che serve a superare le grandi sfide che abbiamo davanti". Lo ha detto stamane il segretario generale della Cisl Basilicata Enrico Gambardella a margine della manifestazione che si è tenuto davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis a San Nicola di Melfi. "L'unità del movimento sindacale - ha aggiunto il sindacalista - è un messaggio che vogliamo indirizzare anche alla classe politica di questa regione perché in questo momento tutti devono sostenere questa lotta senza distinzioni di colore, a partire dal governo regionale che deve garantire delle politiche di sviluppo per le aree industriali, investimenti per il potenziamento delle infrastrutture, interventi per quanto riguarda i servizi alle imprese, la logistica e i trasporti. Serve insomma un piano di politica industriale che sostenga queste aree e soprattutto attragga nuovi investimenti".
Per il segretario della Cisl "fondamentale è il coinvolgimento del governo nazionale che su questa partita, grazie all'autorevolezza internazionale del presidente Draghi, deve mettere in campo azioni a tutela degli investimenti e dell'occupazione nelle fabbriche italiane di Stellantis, anche alla luce del fatto che l'attuale asimmetria politica tra Francia e Italia rischia di pesare sul futuro delle nostre fabbriche e sulle future scelte aziendali del management. Per questo torniamo a sollecitare la costituzione di un tavolo permanente sull'automotive e sul futuro della mobilità. C'è bisogno di un'azione convergente tra tutti i livelli istituzionali interessati - ha concluso Gambardella - superando le divisioni politiche e ritrovando intorno al lavoro quella unità di intenti che sola può garantirci la difesa di una realtà industriale di primaria importanza per l'oggi e per il futuro".