POTENZA - Il bimbo scomparso dalla sua abitazione nel Mugello è stato ritrovato dal giornalista originario di Tursi. “Di Tommaso dimostra, per l’ennesima volta, tutta la sua professionalità, costruita negli anni con il mero sacrificio”
“Le mie più vive congratulazioni al giornalista lucano Giuseppe Di Tommaso, che ha ritrovato il piccolo Nicola, scomparso dalla sua abitazione nel Mugello”. Così il consigliere regionale Gianni Leggieri (M5s) che ne evidenzia il profilo: “Originario di Tursi (Mt) arriva a Roma, metaforicamente parlando, con la così detta ‘valigia di cartone’ al fine di conseguire una laurea in Scienze Politiche. Diventa giornalista per la Rai - Radiotelevisione Italiana, il percorso di crescita professionale non è stato semplice, si è applicato quotidianamente con passione e professionalità ogni giorno fino a raggiungere importanti soddisfazioni dal punto di vista lavorativo. Dapprima inviato di guerra, Di Tommaso dichiara in un’intervista rilasciata alla giornalista Mary Padula ‘Nacque tutto per pura coincidenza, in realtà sognavo di far parte di associazioni come Medici Senza Frontiere tese ad operare in aree del mondo difficili dal punto di vista sociale, ma Fabrizio Del Noce (allora direttore Rai1) cercava qualcuno che si recasse a Gaza nel corso dei bombardamenti, lo incontrai per caso in un corridoio mi chiese se mi sarebbe piaciuto recarmi in Libano e a Gaza, non ci pensai due volte e dissi di si! Superati i controlli sanitari e quelli dal punto di vista psicologici, dopo una settimana, mi sono recato a Beirut e divenni inviato per il programma di Rai 1 ‘Sabato, Domenica è’ condotto da Franco Di Mare, anch’esso inviato di guerra per la zona dei Balcani’. Nonostante l’intensa vita lavorativa, oggi è inviato de La vita in diretta su Rai1, Giuseppe ha sempre cercato di valorizzare la sua terra d’origine, mantenendo vive anche le tradizioni materiali e immateriali attraverso i suoi reportage. Il giornalista torna spesso nella sua Tursi, la sua famiglia è composta da sua mamma e Franca, sorella maggiore e insegnante. ‘Ritengo la Basilicata la fonte principale del mio vivere, ma ho dovuto lasciarla per questioni di lavoro perché è difficile affermarsi in determinati settori’. Di Tommaso è autore del libro No V.I.A., pubblicato da una casa editrice di Policoro (Mt) un romanzo che, sei mesi prima delle note vicende che hanno attanagliato Viggiano (Pz) con la questione Eni, tratta il business del petrolio. La Basilicata è la protagonista del romanzo, Di Tommaso oltre ad esaltarne le bellezze mette in luce anche l’uso improprio delle sue risorse. In un comunicato stampa di qualche anno fa si legge ‘La Basilicata è al centro del romanzo, così poetica nelle sue tradizioni, bucolica nei suoi paesaggi, amorevole nel cuore buono della sua gente, ma anche depressa per l’uso improprio delle sue risorse defraudate senza ritegno. Mauro, lucano d’origine ma milanese d’adozione, è un ingegnere ambientale che dopo la morte del padre, decide di tornare in Basilicata, con la sua ragazza Jessica, lombarda di nascita, Viggiano paese della Val D’Agri, dove la SOPEP, società dedita all’estrazione del petrolio, dispensa posti di lavoro e royalties in cambio del silenzio. Roberto invece è un consigliere regionale che raccomanda, per un posto di lavoro Mauro, all’Ente regionale per l’Ambiente. Ma una moria di carpe verificatasi nel lago del Pertusillo, scatena l’ira di alcuni abitanti, che accusano la SOPEP, di disastro ambientale e fautrice della scomparsa di un misterioso fascicolo denominato ‘NO V.I.A.’”
“Notizia di oggi – conclude Leggieri -, il giornalista ha ritrovato il piccolo Nicola, scomparso dalla sua abitazione nel Mugello. Di Tommaso dimostra, per l’ennesima volta, tutta la sua professionalità, costruita negli anni con il mero sacrificio, oltre che con il suo immenso cuore”.