Pandemia e gioco legale, cosa dicono i numeri


Inutile soffermarsi su quanto la pandemia abbia, nel giro di ormai quasi due anni, cambiato la vita di tutti. Divieti, chiusure, limiti e restrizioni hanno finito per incidere sulla quotidianità e sulla realtà anche del mondo del lavoro. Alcuni settori hanno pagato a caro prezzo le conseguenze dell’emergenza sanitaria. Il pensiero va a molti mondi che, prima del Covid, erano pienamente floridi e davano un contributo importante all’economia e alle casse dell’erario. Il pensiero va a toccare il gioco d’azzardo. Ma che cosa è successo nei mesi più difficili e complicati? Giusto entrare nel dettaglio e nello specifico.

A fare chiarezza è stato il rapporto Lottomatica-Censis, che è stato persino discusso nelle aule del Senato. Un rapporto che ha aiutato a raccogliere numeri, dati e statistiche. E si può dire che, lo stare molto in casa, ha comunque favorito il gioco legale. In altre parole, 19 milioni di italiani hanno scelto di giocare in totale sicurezza e con responsabilità. Lotto, lotteria, superenalotto, scommesse sportive, ippiche, Bingo, giochi online, slot machine e tanto altro: sono questi i giochi che hanno conquistato gli utenti e hanno fatto registrare numeri comunque discreti, vista anche la situazione di grande difficoltà.

Stando sempre a quanto detto dal rapporto, un grande ruolo spetta allo Stato. Il tutto consiste in particolar modo nella sensibilizzazione e nell’informazione sui rischi che potrebbe causare la ludopatia, uno dei più grandi rischi e pericoli quando si parla di gioco d’azzardo. Non a caso l’altra faccia della medaglia di questo periodo è l’aumento incontrastato dell’illegale. “Bisogna riconoscere e tenere ben distinti i due fenomeni del gioco legale e illegale. Non c’è nulla di perverso o negativo nel gioco, ma farlo oltre misura rappresenta qualcosa di culturalmente negativo. Il gioco legale è l’argine più solido a quello illegale, come dimostra quanto successo durante la pandemia”, questo l’avvertimento di Paola Severino, professore di Diritto Penale dell’Università Luiss Guido Carli.

Un altro aspetto da considerare è quello legato alle fasce d’età. Nella maggior parte dei casi occorre prendere in considerazione il fatto che si tratta di persone che hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anni. Perché è qui che si sviluppa la passione per il gioco d’azzardo. E in questo caso si parla di coloro che cercano di investire maggior tempo nella ricerca del classico colpo di fortuna e della vincita. Il discorso però può senza alcun dubbio anche valere per i giocatori occasionali. Per concludere si può dire che il gambling è davvero molto amato dagli italiani, che, in tempo di pandemia, si sono in primis affidati ai casinò online. E il 2022 potrebbe garantire ulteriori conferme sotto questo punto di vista. Non resta che attendere quel che accadrà.