Esordio discografico per i Saldatori con il singolo chic "Le Geek"



"Le Geek" (di Jason & Buddy Welder) è il nuovo singolo che segna l'esordio discografico del duo torinese I Saldatori, un brano che contiene una chiara citazione, ispirato alla dance music anni '70 ma riprogrammato nella società attuale.

Fratelli nati da due madri diverse a fine 2020 si ritrovano a Torino, città originaria del padre, dando così inizio al loro sodalizio artistico. La saldatura è la base concettuale di musica e testi, capace di saldare la contemporaneità digitale con i sensi che ci contraddistinguono come esseri umani senza scordarsi il senso... critico grazie a un buon uso dell’ironia. Il fortunato incontro di KNTNR permette al duo di iniziare una collaborazione affiatata che porta all’uscita del primo singolo intitolato “Le Geek”. Questa è la storia de “I SALDATORI”, ma l’epilogo musicale è ancora più intrigante della loro genesi, perché I SALDATORI colpiscono per l’originalità della loro produzione musicale e KNTNR decide di portarli in ROSTER e proporre in esclusiva mondiale il primo singolo che propone idee, suoni e testi assolutamente in linea con il loro background umano e artistico.

Vi siete ispirati alla dance anni 70. Siete amanti di quel periodo? 

In realtà noi attingiamo da ogni genere anche perché ogni periodo riprende dal passato. Geek riprende il periodo d’oro della dance di New York e gli eccessi dello studio 54 come esempio ma li catapulta in una stanza iperconnessa di un nerd estremamente attuale.

Cosa racconta il testo? 

Le Geek è il nuovo freak. Un Viaggio che parte dalle discoteche dove funk glam droghe e sesso erano il punto di riscatto e di affermazione sino ad arrivare mezzo secolo dopo in una camera iperconnessa. La fuori c’è ancora spazio per essere chic? Citazione esplicita le freak c’est chic ma oggi abbiamo il geek, andiamo a “saldare” due mondi, quella della dance music anni 70 ed il nostro mondo contemporaneo digitalizzato.

Quando avete iniziato a fare musica? 

Da quando siamo nati, nostro padre è un session man e quindi ci ha fatto vivere la musica che lui viveva. Dopo avere vissuto separati per anni con le rispettive madri ci siamo ritrovati due anni fa ed abbiamo usato la pandemia per consolidare tutto il nostro bagaglio che separatamente ci siamo portati.

Come vedete il vostro futuro?

Vogliamo essere parte della scena artistica, non necessariamente solo su palchi ma in colonne sonore , in una asta di un capolavaro di Banksy che si autodistrugge. Il momento attuale ci vede con la community di artisti di KNTNR e insieme pensiamo che il nostro percorso sia stato intrapreso.