Investimenti per gli under 40: quali consigli?


Risparmiare e investire possono essere considerati sinonimi, ma non si tratta esattamente della stessa cosa. Se risparmiare (fenomeno dilagante in Italia) implica un atteggiamento più conservativo e l’approccio di chi vuole “costruire” per poter utilizzare in futuro in caso di necessità, investire significa sfruttare le opportunità offerte dai mercati e dal tessuto economico e finanziario per far fruttare il proprio capitale. Risparmio e investimento, in realtà, sono due fasi del ciclo finanziario, e si alternano e si combinano tra loro. Dopo una fase di accumulo, infatti, arriva sempre la fase in cui si investe e si spende il capitale, magari per realizzare obiettivi importanti.

Dai 18 ai 35-40 anni il focus è sul lavoro ed eventualmente alla costruzione di una famiglia, ma il periodo di incertezza derivato dall’inflazione, dall’emergenza sanitaria appena (e non ancora del tutto) superata, e dalla crisi geopolitica internazionale, provoca chiaramente sensazioni negative in coloro che vogliono mettere in gioco il proprio capitale, soprattutto i più giovani che in base ad uno studio Doxa pensano di avere molto da perdere e che vogliono capire cosa aspettarsi dal futuro e come affrontarlo. La situazione, infatti, può essere vista anche sotto un altro punto di vista. Il tempo è sicuramente un importantissimo fattore di vantaggio, che gioca a favore dei giovani anche se partono da capitali piccoli, e che quindi possono iniziare a pensare al risparmio e agli investimenti come ad una preziosa assicurazione per il futuro.

Comprendere, però, il corretto approccio degli under 40 in tema di investimenti, non è certamente cosa semplice, ecco perché importantissima risulta la definizione del profilo di rischio dell’investitore: non tutte le persone che hanno meno di 40 anni, infatti, hanno le stesse esigenze, quindi è necessario definire alcuni aspetti importanti, come il livello di tolleranza al rischio, la perdita accettabile stimata (considerata la volatilità dei mercati, e gli obiettivi prefissati con l’orizzonte temporale da prendere in considerazione per raggiungerli. Poiché non esiste una strategia uguale per tutti, in quanto ciascun risparmiatore ha le proprie esigenze, i propri desideri e i propri obiettivi, l’ideale sarebbe rivolgersi ad un consulente finanziario. La consulenza finanziaria indipendente si occupa di offrire agli investitori un supporto per navigare i mercati finanziari: affidarsi ad un consulente finanziario, infatti, significa lasciarsi guidare da un professionista che si pone a fianco del risparmiatore durante tutto il percorso di investimento, con cui confrontarsi e pianificare il futuro.