Nomina nuovo direttore generale Arpab, interviene Cifarelli

POTENZA - Il capogruppo del Pd: "Dopo la negativa esperienza Tisci speravamo in una gestione meno politicizzata dell’Ente, e pensavamo che il lungo tempo trascorso (ben quattro mesi) si fosse reso necessario proprio per analizzare i tanti curriculum dei candidati".

“Nel formulare i nostri auguri di buon lavoro al neo Direttore Generale dell’Arpab, Donato Ramunno, non possiamo non rilevare come anche questa nomina sia stata il frutto esclusivo di equilibrismo politico. Ramunno, infatti, è stato candidato nel 2019 nella lista di Idea a sostegno di Bardi e oggi fa parte dello staff dello stesso Gruppo consiliare. Dopo la negativa esperienza Tisci speravamo in una gestione meno politicizzata dell’Ente, e pensavamo che il lungo tempo trascorso (ben quattro mesi) si fosse reso necessario proprio per analizzare i tanti curriculum dei candidati (che ci riserviamo di fare noi attraverso l'accesso agli atti) per garantire maggiore terzietà alla guida del più importante e delicato ente sub regionale". 

Lo evidenzia il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli che aggiunge: "Ci tocca constatare, purtroppo, che il lungo tempo trascorso, ben oltre la scadenza dei termini, è stato utilizzato solo per provare a mettere una toppa alla instabile maggioranza di centrodestra e garantire a Bardi i numeri in Consiglio per tirare a campare. Ci auguriamo che questa scelta sia comunque in grado di rasserenare l’ambiente di lavoro e di garantire i migliori livelli di sicurezza nelle tante emergenze ambientali territoriali". 

"Dal nostro canto - conclude - continueremo a tenere alta l’attenzione sulle attività di Arpab consci come oramai siamo, e lo sono tutti i lucani, che questa legislatura volge al termine e che il tanto declamato 'cambiamento', anche con questa nomina, è stato oramai derubricato a mero slogan elettorale”.