Le famiglie materane da settimane non vedono garantito il diritto allo studio dei propri figli a causa di una totale assenza di programmazione da parte dell’amministrazione Bennardi, impegnata soltanto a scaricare le proprie responsabilità sulla ditta uscente e sui sindacati.
Dalle comunicazioni inefficaci e frettolose, si evince soltanto che l’amministrazione Bennardi continua a provocare disagi e problemi alle famiglie materane, le quali non hanno contezza della data reale di ripartenza e delle motivazioni che hanno causato questo disservizio. Da ultimo l'amministrazione, non sapendo fare il proprio lavoro, si permette anche di fare un attacco nei confronti dei sindacati, i quali sono impegnati "esclusivamente" a garantire la tutela dei dipendenti coinvolti nel passaggio di consegna tra le due aziende erogatrici del servizio. Dipendenti che ancora non hanno certezze delle proprie sorti lavorative e che sperano di non diventare vittima sacrificale di questa negligenza burocratica e amministrativa di cui non hanno colpe.
Sembra essere ormai una consuetudine di questa amministrazione non aprirsi al confronto e al dialogo costruttivo, e trincerarsi invece nei palazzi di governo non garantendo trasparenza e affidabilità nelle scelte che riguardano il bene comune.
Le informazioni trapelate dal Comune rappresentano un misero tentativo di calmare gli animi e spostare l’attenzione, mascherando le proprie lacune e ottenendo invece come unico risultato quello di penalizzare la comunità materana. Proprio come accaduto sulla questione del riscaldamento negli istituti scolastici, l’amministrazione comunale dimostra ancora una volta di non essere in grado di avere capacità di programmazione e di gestione dei servizi pubblici primari.
Chiediamo dunque che si faccia presto chiarezza sul tema con informazioni precise e dettagliate nella speranza che vengano limitati i disagi e ripristinato il servizio nel più breve tempo possibile, con condizioni congrue, nel pieno rispetto di tutti gli interessati, dai bambini alle famiglie, dai lavoratori alla comunità tutta.