MATERA - Il meteorite di San Valentino è stato trovato. Dopo l'allerta alla popolazione e la caccia ai frammenti dell'oggetto celeste (per una massa complessiva di 400-500 grammi) attivata nei giorni scorsi in Basilicata, in una zona a nord di Matera, le ricerche hanno ricondotto gli studiosi al luogo della caduta. Il meteorite è caduto verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 km/h e nell'impatto ha scheggiato una tegola del balcone che corre lungo il perimetro di una casa tra contrada Rondinelle e contrada Serra Paducci, a Matera. Lo rende noto Prisma, il Primo Network Italiano di Studio di Meteor e Atmosfera dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
“Il ritrovamento è avvenuto a soli tre giorni dalla caduta – ha dichiarato all’ANSA Daniele Gardiol, astronomo Inaf di Torino e coordinatore nazionale della rete Prisma – e quindi si tratta materiale freschissimo, non contaminato. I meteoriti hanno attraversato quasi inalterati i circa 4,5 miliardi di anni dalla formazione del nostro Sistema Solare e ritrovarne uno appena caduto come quello rinvenuto a Matera aiuta molto gli scienziati a ricostruire le tappe che hanno portato alla formazione dei pianeti, Terra compresa”.
In tutto il pianeta, a partire dal 1959, anno di inizio del rilevamento secondo questi sistemi, sono avvenuti all'incirca una quarantina di ritrovamenti. Si tratta del secondo in Italia e a distanza di poco tempo. All’inizio di gennaio del 2020 era stato ritrovato il meteorite Cavezzo nei pressi di Modena.