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Presentato a Potenza dal direttore della filiale di Bankitalia, Gerardo Sansone, il rapporto trimestrale sull’economia lucana che fa registrare un rallentamento nel 2023: è aumentata dello 0,5% rispetto allo 0,7% del Mezzogiorno e allo 0,9% nazionale.
Per Sansone un rallentamento dovuto al calo nel settore dell’edilizia e dell’estrattivo.
Il segno meno più significativo nel valore aggiunto industriale che si è contrato dell’1,6%, sebbene le imprese abbiano potuto beneficiare della riduzione del costo dell’energia e delle minori difficoltà di approvvigionamento degli altri imput produttivi.
Nel comparto automobilistico, sebbene la produzione dello stabilimento Stellantis di Melfi sia leggermente cresciuta, rimangono contenute le vendite interne ed esterne. Le vendite interne ed esterne rimangono contenute.
Un altro dato che conferma il rallentamento dell’economia lucana nel 2023 è il calo nella produzione di petrolio e gas che – ha detto Sansone – determinerà una riduzione delle royalties di 20 milioni di euro.
Diminuiti gli investimenti delle imprese industriali, risentendo del peggioramento del quadro congiunturale, dell’aumento dei tassi d’interesse e delle condizioni di accesso al credito divenute più restrittive.
Nelle costruzioni il valore aggiunto ha continuato a crescere, benchè in misura meno intensa rispetto al biennio precedente.
Calo delle compravendite delle abitazioni (meno 9,4%), mentre il comparto delle opere pubbliche ha tratto vantaggio dal progredire della spesa per l’attuazione degli interventi del Pnrr. Sansone ha fatto riferimento alla perdita del capitale umano in regione, che incide sia sui numeri della forza lavoro, sia in quelli dell’istruzione riguardo le immatricolazioni all’università”.
Per quanto riguarda l’occupazione, nel 2023 è cresciuta del 2,9 per cento specie nei settori dei servizi e delle costruzioni, ed è cresciuta del 3,3 per cento anche l’offerta di lavoro.
Per quanto riguarda il Pnrr, incoraggianti i dati che giungono dalle amministrazioni lucaneche hanno bandito gare per 870 milioni di euro, circa il 60 per cento delle risorse da bandire; tra novembre 2021 e febbraio 2024 sono stati aperti cantieri per un importo del 40 per cento dei bandi aggiudicati e conclusi il sette per cento di quelli avviati.