Cappie, In “Forse È Il Destino” riflette sulla tensione tra desiderio e paura: l'intervista




E' su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Cappie, che vanta la produzione di Davide "Divi" Autelitano (I Ministri) e Federico Carpita (Il Corpo Docenti). In “Forse È Il Destino”, questo è il titolo del brano, Cappie riflette sulla tensione tra desiderio e paura, esplorando il senso del destino come forza ambigua e inevitabile.

Il brano inizia con una domanda esistenziale: cosa cambierebbe se si potesse riscrivere il passato? Questa incertezza permea tutto il brano, riflessa nella metafora del “cielo terso” e delle “stelle” che, nonostante siano viste, restano irraggiungibili o fonti effimere di una guida (“le scopro sempre aerei oramai”). La vita è dipinta come una corsa “ad occhi chiusi verso un sogno”, dove la paura di risvegliarsi e perdere la propria via trattiene l’individuo in un mondo interiore. C’è un senso malinconico di impotenza, ma anche un’apertura alla possibilità che, superata “la notte fredda”, possa sorgere un’alba nuova. Cappie tocca qui l’intimo conflitto tra la sicurezza di un mondo immaginato e il desiderio di vivere autenticamente, suggerendo che, a volte, per quanto ci si possa sforzare di ricercare e creare il proprio destino, forse è il destino a trovarci.

Batterie esplosive, bassi distorti e un muro di chitarre fanno da sfondo alle melodie su cui ballano testi introspettivi e riflessioni della vita di un non-più-adolescente. Questo è Cappie, pseudonimo con cui Mauro Cappabianca alza la mano e prende parola: le sonorità pop-punk di matrice californiana degli anni 90 incontrano la lingua italiana, passando per il grunge, per il pop, per l’emo, per tutto ciò che, a modo proprio, possa dare una voce alla rabbia e alla frustrazione che da dentro gridano “Io sono ancora qui”. Principali influenze sono Green Day, Foo Fighters e Blink-182 in ambito internazionale, Verdena e Fast Animals and Slow Kids sulla scena nazionale.

Il progetto nasce a gennaio 2020. A febbraio 2023 esce l’EP di debutto Brainstorm, totalmente autoprodotto dalla Cappie, seguito a fine agosto 2023 dal singolo Tornerai, anche questo autoprodotto. Dall’estate 2024 inizia la collaborazione con Davide “Divi” Autelitano (Ministri) e Federico Carpita (Il Corpo Docenti) per la produzione del secondo EP di Cappie, che vedrà l’uscita del primo singolo “Forse È Il Destino” a novembre dello stesso anno.

Sei mai capitato in Basilicata, per suonare?

La prima azienda per cui ho lavorato è a Matera; quindi, per un anno varcavo praticamente tutti i giorni il confine Puglia/Basilicata. In generale, sento un forte legame con la città. Ci vado appena ne ho l’occasione, la trovo davvero una città bellissima.

“Forse è il destino” è il tuo nuovo singolo. Ci racconti a che periodo della tua vita risale questo brano? Ti trovi ancora in questo stesso periodo?

Il brano risale a circa due anni fa, mi trovavo in una situazione di incertezza e sentivo di avere il bisogno di cambiare qualcosa. Avevo questo bisogno, ma allo stesso tempo sapevo che a volte le risposte arrivano a chi sa aspettarle. E così è stato. Un anno fa è arrivato quel momento e ho cambiato drasticamente la mia vita: ho lasciato la mia città (Bari) e mi sono trasferito a Milano per fare ciò che davvero desideravo. Posso dire che, a distanza di un anno, le cose stanno prendendo il loro posto e sono molto contento di ciò.


Cappie, oltre al tuo nome d’arte, è anche il tuo soprannome? Quando lo hai scelto per rappresentare anche il tuo percorso musicale?

Cappie è un soprannome che avevo già dalle superiori, che è semplicemente un diminutivo del mio cognome. Quando è stato il momento di scegliere il nome per il mio nuovo progetto, mi è sembrato abbasta semplice e sensato sceglierlo. 

Qual è il consiglio più importante che ha saputo darti Divi, una figura così importante nella scena musicale indipendente?

Penso che il consiglio più importante che mi ha saputo dare di Divi sia quello di prendere le canzoni per quello che sono: canzoni. Sembra una cosa banale e poco poetica, ma vi posso assicurare che ha un sottotesto molto profondo: nel momento in cui un autore idealizza la sua scrittura, è difficile che possa lavorarla nel modo più giusto. Si perde la lucidità che permette di guardare a ciò che si è scritto da altre prospettive e fare scelte che possono portare a migliorare l’idea iniziale della canzone. Non è affatto facile, ma penso sia una cosa che mi ha aiutato molto.

“Forse è il destino” avrà anche un seguito? Ci dai qualche anticipazione?

Ebbene sì, avrà un seguito e anche relativamente a breve. Il progetto è quello di pubblicare un EP l’anno prossimo, ma spoilerando qualcos’altro nel mentre.


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