Infermiere famiglia, Vizziello: Un miraggio sebbene tanti fondi


“Nonostante lo Stato abbia attribuito alla nostra regione 7 milioni e mezzo di euro attraverso il Decreto Rilancio del Maggio 2020 per implementare la figura dell’infermiere di famiglia, solo oggi l’Assessore Latronico annuncia le procedure dirette al reclutamento di questa importantissima figura professionale, che, nella migliore delle ipotesi, arriverà in Basilicata con cinque anni e mezzo di ritardo”.

E’ quanto afferma, in una nota, il Capogruppo in Consiglio regionale di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello.

“Il lento e inesorabile invecchiamento della popolazione, con la prevalenza delle malattie croniche rispetto a quelle acute - sottolinea Vizziello - rendono l’infermiere di famiglia o di comunità fondamentale per rafforzare l’assistenza territoriale, perché questo professionista della salute aiuta gli anziani ad adattarsi alla malattia cronica, monitorando l’aderenza terapeutica e svolgendo un ruolo proattivo nell' intercettare i bisogni di salute dell’assistito e della sua famiglia”.

“Lavorando a domicilio della persona assistita e della sua famiglia - spiega Vizziello - l’infermiere di famiglia è indispensabile per decongestionare gli ospedali, evitando ricoveri ospedalieri impropri ed accessi  ingiustificati al Pronto Soccorso, divenuto negli ultimi anni l’unico luogo al quale rivolgersi per ricevere forme di assistenza”.

“Desta sconcerto il comportamento della Giunta regionale che per anni non ha utilizzato le risorse messe a disposizione della Basilicata dal Governo centrale - conclude Vizziello - scaricando di fatto sulle famiglie lucane i costi dell’assistenza sanitaria ai propri congiunti non autosufficienti e affetti da patologie croniche”.

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