Roma, muore per impianto di cuore malato. Medici: cuore perfetto

ROMA - Tragedia al San Camillo di Roma, dove un sessantenne è morto in seguito a un trapianto dopo aver ricevuto un cuore malato al posto di uno sano, appartenente a un paziente deceduto per infarto. A riportare la notizia La Repubblica, che precisa che l'organo è stato espiantato all'ospedale S. Raffaele di Milano, cui sarebbe spettato l'onere della valutazione medica sulla sua idoneità.

Il paziente in attesa è stato chiamato ed era in attesa di trapianto per problemi cardiaci "talmente gravi che i medici gli hanno dato al massimo un anno di vita. Per lui è la svolta". Il donatore, un 50enne che aveva dato il suo consenso all'espianto degli organi, aveva avuto un attacco cardiaco, a Milano. Era deceduto nonostante i tentativi di salvarlo. Il trapiantato "due giorni dopo l'operazione, muore in ospedale per insufficienza cardiaca", e i famigliari "non ci stanno e denunciano".

La procura, dopo l'autopsia che ha confermato la gravità dei fatti, ha aperto un fascicolo per "omicidio colposo" che da alcuni giorni è giunto a Milano per competenza "perché l'errore medico (questa l'ipotesi) si sarebbe consumato al S. Raffaele".

La notizia è 'gravissima e inaccettabile', ha dichiarato il ministro Lorenzin alla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital, aggiungendo che saranno ''attivate le procedure di verifica''.

I medici: 'cuore era perfetto' - "Il cuore trapiantato dalla coronarografia era risultato normale, cioè nelle condizioni di essere trapiantato", ha spiegato il direttore del Centro Nazionale trapianti (Cnt) Alessandro Nanni Costa. "Il donatore aveva auto un arresto cardiaco in una piscina - ha detto - ma successivamente aveva ripreso a battere normalmente". I danni cerebrali ne avevano però causato la morte. I controlli avevano poi verificato la normale funzione cardiaca ed il trapianto è avvenuto nei tempi stabiliti.

Il cuore ''era in condizioni perfette, sano e con tutti i parametri per poter essere essere impiantate'', ha detto anche il direttore dell'unita' di cardiochirurgia del San Camillo, Francesco Musumeci affermando che quanto riportato dai quotidiani in merito che fosse malato e' ''totalmente falso''.