Manovra in dirittura d'arrivo al Senato: ecco cosa può ancora cambiare

BARI. Manovra in dirittura d'arrivo al Senato, dove il governo dovrebbe chiedere il voto di fiducia come e' avvenuto nei giorni scorsi alla Camera. Il governo ha confermato l'intenzione di non modificare il testo, nonostante il forte malumore dei sindacati.

L'attenzione si sposta cosi' sugli odg che potrebbero chiedere all'esecutivo di assumere alcuni impegni per le prossime settimane, a iniziare dalla questione delle frequenze televisive, fino a minori penalizzazioni per chi va in pensione prima, per finire al pagamento dell'Imu per gli edifici di proprietà della Chiesa.

VERSO DECRETO MILLEPROROGHE - Venerdi' dovrebbe poi tenersi la riunione del Consiglio di ministri con all'ordine del giorno il decreto milleproroghe che viene di solito promulgato alla fine dell'anno. In questo decreto il governo potrebbe prevedere alcune ulteriori correzioni alla manovra, soprattutto sulle liberalizzazioni e la possibile asta sulle frequenze.

PDL - Angelino Alfano, segretario del Pdl, mette le mani avanti rispetto all'ipotesi di nuovi provvedimenti economici: ''Se ci fosse necessita' immediata di una manovra correttiva, ci sorprenderemmo molto''. L'ex ministro Roberto Maroni annuncia che l'opposizione della Lega si articolera' soprattutto nei territori, a iniziare dalla campagna per il non pagamento della tassa sulla prima casa.

PD - Enrico Letta, vicesegretario del Pd, sostiene senza tentennamenti che il governo Monti deve proseguire la sua azione fino alla fine della legislatura nel 2013. Il segretario Pier Luigi Bersani invita a rinviare a gennaio il confronto sull'abolizione o meno dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

LIBERALIZZAZIONI - Fabrizio Barca, ministro per la Coesione territoriale, ribadisce intanto che sulle liberalizzazioni di taxi e farmacie ''le resistenze incontrate finora non impediranno al governo di tornare alla carica, andremo avanti''.

PENSIONI - Ed Elsa Fornero, ministro del Welfare, pur smussando la propria posizione sull'abolizione dell'articolo 18, conferma che l'esecutivo ha intenzione di procedere processualmente alla riforma del mercato del lavoro.

BERLUSCONI - A garantire il sostegno del Pdl al governo ci pensa lo stesso ex premier Silvio Berlusconi che oggi incontrera' a colazione, a Palazzo Chigi, il premier Mario Monti. Un gesto distensivo deciso ieri, quando i due hanno conversato al Quirinale.
E' stato lo stesso ex presidente del Consiglio, conversando con i cronisti, a fare riferimento a un possibile argomento del colloquio con Monti di oggi sollecitato, ci ha tenuto a precisare, dal premier in carica: la tracciabilita' dei pagamenti in contante. Berlusconi si e' detto non d'accordo sul tetto stabilito a mille euro: ''Ho avuto vibranti proteste da parte di tutti coloro che vendono articoli di lusso come antiquari o gioiellieri perche' molte volte si fanno acquisti che non vuoi che gli altri sappiano che fai, magari colleghi o la moglie''.