Codacons denuncia, stangata da 1275 euro in arrivo per le famiglie italiane

ROMA. Secondo l'Istat, il tasso d'inflazione medio annuo per il 2011 è stato pari al 2,8%. In pratica, nonostante il riacutizzarsi della crisi ed il crollo della domanda di tutti i prodotti, alimentari compresi, l'inflazione quasi raddoppia rispetto al 2010 quando era ferma all'1,5%.

A preoccupare il Codacons è la stangata sui beni ad alta frequenza di acquisto che, nella media del 2011, hanno registrato un aumento del 3,5%, equivalente ad una spesa aggiuntiva, rispetto al 2010, pari a 476 euro per una famiglia di 3 persone. Se si considera, però, il solo dato di dicembre, pari al + 4,3%, ecco che la batosta sale a 585 euro. Considerato che il carrello della spesa incide per il 38,9% della spesa complessiva delle famiglie, ecco che il dato dovrebbe essere preso in seria considerazione dal Governo.

In particolare è il trend in salita a destare maggiore allarme. Per tutto il 2011, nonostante i consumi stagnanti, l'inflazione è sempre salita, ma da quando è stata aumentata l'Iva è addirittura schizzata in alto, passando dal 2,8% di agosto al 3,3% di novembre. A dicembre, poi, nonostante l'effetto Iva fosse terminato ed i listini ormai aggiornati, i prezzi non solo non sono scesi come avrebbero dovuto, ma addirittura sono saliti, su base mensile, dello 0,4%, dimostrando come l'inflazione debba essere, al pari della bassa crescita, la priorità del Governo Monti, visto, peraltro, che alti prezzi significano anche tassi di interesse maggiori.