Tassa rifiuti: Molinari, Potenza si distingue per maggiore aumento spesa


POTENZA. “Secondo il rapporto ‘Spesa di imprese e famiglie lucane per il servizio Rsu e servizio idrico integrato’, realizzato dal Centro Studi Unioncamere Basilicata per l’Osservatorio Prezzi e Tariffe della Regione Basilicata, Potenza si distingue tra i comuni lucani non certo per meriti ma per essere la città in cui si registra il maggiore aumento della spesa. Con l’arrivo della Tares, la nuova tassa sui rifiuti, è legittimo pensare che la situazione possa peggiorare. Per tutti i profili esaminati, infatti, con la sola eccezione degli alberghi, la spesa massima si registra nel Comune di Potenza a fronte di un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti inefficace e inefficiente vista la ciclicità con cui ritornano a riempirsi i cassonetti e la lentezza con cui si provvede, poi, a ripulire le strade”.
Lo evidenzia il consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari in seguito all’indagine condotta dalla Camera di Commercio ed alla luce della recente emergenza rifiuti in città che “ha visto ancora una volta il capoluogo di regione pieno di spazzatura, ancora presente in alcune zone del centro e della periferia cittadina. Nonostante i campanelli di allarme siano suonati più volte, nonostante i cittadini, le imprese ed i commercianti di Potenza paghino tasse salatissime per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, nonostante sia pronto e finanziato il piano per avviare la raccolta differenziata nel comprensorio, continua a distanza di anni l’ormai classico appuntamento con l’emergenza rifiuti. E’ necessario –continua- affrontare il problema alla base iniziando a pubblicare il bando di gara per dare in gestione la raccolta differenziata secondo il piano già predisposto per la città di Potenza ed i comuni del suo hinterland. Il bando dovrebbe essere messo a punto proprio dalla città capoluogo di regione, comune capofila, ma ancora si aspetta non si capisce bene cosa. La società che dovrà occuparsi del nuovo sistema di raccolta avrà il compito di servire l’intero comprensorio e bisogna fare in fretta ad individuarla e capire, inoltre, quale il futuro ruolo dell’Acta”.

Secondo Molinari “il problema va affrontato senza più aspettare perché è necessario dare risposte ai cittadini che pagano, facendo non pochi sacrifici, le tasse e che per questo pretendono giustamente il rispetto degli impegni da parte delle istituzioni. Alcuni di loro hanno lamentato lo stop della raccolta dei rifiuti chiedendosi se questo stop abbia determinato soldi in meno sulle buste paghe di chi ha il compito di gestire il sistema di raccolta e smaltimento. Si tratta certamente di una provocazione ma non pochi hanno manifestato la rabbia per il loro puntuale pagamento delle tasse sui rifiuti a fronte di ritardi, da parte dell’amministrazione comunale, imperdonabili”.

“Se da un lato è necessario razionalizzare le spese concentrate per l’Acta ed il suo consiglio di amministrazione, recuperando risorse per altri importanti interventi, è anche arrivato il momento di togliere al privato il ruolo, forse troppo importante, all’interno del ciclo dei rifiuti per evitare così spese e debiti fuori controllo e dipendenti unicamente dalle decisioni di società che, spesso, hanno poca concorrenza. E’ necessario –conclude Molinari- pensare ad un ruolo maggiore del pubblico nella gestione e smaltimento rifiuti per evitare che interessi di pochi prevalgano sul bene della collettività”.