
Il bullismo sta diventando un vero problema sociale per la crescita intellettuale e lo sviluppo psicofisico dell'alunno" perseguitato".Il bullo si dimostra arrogante e prepotente con i soggetti più deboli. Con il suo attegiamento, il ragazzo "forte", crede di poter dimostrare di essere un adulto degno di rispetto. Quando prende di "mira"qualcuno, questi diventa l'oggetto delle sue "bravate".La vittima subisce violenza sia fisica che morale. Il bullo si nasconde nel gruppo di appartenenza e danneggia con la forza delle mani e/o con epiteti e battute crudeli colui che viene percepito come "diverso".
Il "diverso" sia per aspetto fisico, sia per il modo di vestire e sia per il comportamento non si omologa al modus vivendi del bullo e per questo viene denigrato e ferito. Se i bulli svollgono le loro rappresaglie, la loro attività coercitiva tra i banchi di scuola, le vittime possono rifiutare anche di tornare in classe, perdono l'autostima, e mostrano disturbi psicofisici.
I ragazzi offesi hanno vergogna di denunciare agli adulti questi abusi perchè hanno paura di risultare delle "femminucce" o delle "pecore". I bulli molto spesso usano il video-telefonino per documentare atteggiamenti di forza e prevaricazione per poi scaricarli e divulgarli anche in rete. Questi ragazzi vivono una chiara forma di disagio e hanno bisogno di aiuto perchè rischiano di indirizzare la loro breve esistenza verso la strada della "criminalità" e"delinquenza minorile".Ultimamente , si scagliano non solo contro i coetanei ma, sempre in gruppo, contro ragazzi più grandi. Non sono solo soggetti disagiati ma il più delle volte sono ragazzi di buona famiglia che cercano uno"svago"per colmate il" vuoto", "l'apatia" della loro quotidianità.
In Basilicata, a Policoro,verso la fine di Settembre due minorenni definiti"bulli",con atti vandalici, hanno danneggiato le aule e il materiale didattico della loro scuola, le medie.
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