SiderPotenza, "Dati Arpab preoccupanti"

POTENZA - Sui giornali da più giorni vengono riportati dati preoccupanti registrati dalle centraline per il monitoraggio ambientale dell’Arpab, riguardanti le indagini sulle emissioni della SiderPotenza.
Essendo la diossina uno degli elementi che è stato individuato come potenziale causa di un aumento di tumori negli esseri umani, riteniamo come Fratelli d’Italia necessario mettere in campo tutti i mezzi e i procedimenti necessari per poter meglio capire e quindi tutelare la popolazione e i lavoratori della fabbrica, certi che sia interesse di tutti, proprietà della fabbrica in primis, mettere in piedi un sistema che possa fare chiarezza e tutelare tutte le parti chiamate in causa.
Il tempismo con cui questi dati preoccupanti sono stati resi noti, subito dopo le elezioni e subito dopo le rielezioni, fa nascere qualche interrogativo e lascia un po’ di amaro in bocca a noi tutti.
Solo grazie ad una interrogazione del 07.05.2012 del consigliere regionale Gianni Rosa, abbiamo appreso che “all’impianto della SiderPotenza è stata rilasciata una Autorizzazione Integrata Ambientale il 22 febbraio 2012”. Fino a allora invece la SiderPotenza avrebbe operato grazie ad “una autorizzazione alle emissioni in atmosfera provvisoria e che tale normativa, essendo provvisoria, non prevedeva la trasmissione cadenzata da parte dell’Arpab degli esiti dei controlli effettuati”.
Per 8 lunghissimi anni la SiderPotenza di cui tanto si è parlato in passato per una eventuale delocalizzazione e per le paure degli abitanti della città e in particolare delle zone limitrofe, sulle eventuali emissioni tossiche, apprendiamo che invece addirittura ha operato con una autorizzazione temporanea .
Ci chiediamo come sia possibile che una delle fabbriche più grandi della città, abbia potuto operare per così tanto tempo con un permesso provvisorio?
Siamo di fronte purtroppo ad un ennesimo pericolo per la salute dei lucani, anche questa volta affrontato a nostro parere in modo a dir poco superficiale dalla Agenzia Regionale per l’Ambiente e da tutti gli enti preposti al controllo e alla sicurezza della salute e dell’ambiente.
L’impressione che abbiamo è che in Basilicata sia oramai veramente possibile fare di tutto contro l’ambiente.
I vertici della SiderPotenza godono di ottimi rapporti con i loro operai e più volte hanno dimostrato di essere pronti ad investire per tutelare la salute di tutti, per questo chiediamo che la SiderPotenza aiuti i cittadini potentini a capire meglio quale è lo stato attuale delle emissioni, magari attraverso una conferenza stampa o meglio ancora un incontro con i residenti. Nello stesso tempo riteniamo giusto anche che venga in qualche modo approfondito dagli organi competenti il perché la SiderPotenza produca  quantità così elevate di diossina.
Chiediamo inoltre alla Regione Basilicata, all’Assessorato all’ambiente del Comune, al Sindaco, spiegazioni accurate su come sia stato possibile che una delle fabbriche più invasive per l’ambiente della città, non sia stata tenuta sotto i dovuti controlli per 8 anni.
Chiediamo inoltre la creazione IMMEDIATA da parte dell’ARPAB di una serie di centraline fisse che possano  segnalare giorno per giorno il superamento dei livelli di guardia della diossina o di altre sostanze nocive e comportare quindi l’immediata sospensione dei lavori interni all’acciaieria.
Chiediamo al Comune di convocare con urgenza un consiglio comunale aperto al pubblico per capire come intenda affrontare immediatamente questa gravissima emergenza ambientale.
Tutelare la salute degli operai della fabbrica e quella dei cittadini è il primo obiettivo di tutti.
 Individuare i modi per poter salvare i posti di lavoro attraverso una produzione di acciaio che non metta a rischio la salute di una città intera è il secondo problema da affrontare e risolvere con i vertici politici regionali e cittadini e con quelli dell’azienda.
A riferirlo in una nota Alessandro Galella, portavoce Fratelli d’Italia Potenza.