'L'artista pugliese Una' in concerto a San Vito dei Normanni

POTENZA - Per la cantautrice pugliese, a poco più di un anno dal debutto solista con “Una Nessuna Centomila”, presenta i brani tratti dal suo nuovo progetto discografico. Dopo un fortunato tour 2014, che l'ha vista esibirsi in Europa, in città come Berlino, Bruxelles, Parigi e Lussemburgo, e dopo le ricche tappe italiane tra cui quella al Medimex di Bari (1 novembre) e al Locomotiv Club di Bologna (4 novembre), UNA si appresta ad aprire il 2015 con una serie di concerti sparsi in tutta Italia. A incorniciare questo nuovo inizio sono state alcune esibizioni in particolare: le due al Terzo Tempo Peroni Village durante le partite della nazionale italiana di Rugby, svoltesi allo Stadio Olimpico di Roma il 7 febbraio e il 15 marzo, e quella al MEI (Meeting Etichette Indipendenti), raduno che si tenuto dal 6 all’8 febbraio sempre a Roma. “Una Nessuna Centomila” raccoglie 10 brani intensi che spaziano tra il folk ed il rock, senza mai perdere il suo filo conduttore, la purezza di Una. Un disco femminile, per niente intimorito nel mostrare le sue fragilità, ma orgogliosamente onesto con se stesso. Da questi punti escono racconti sulla vita, sull’amore, sulle delusioni e sulle paure che ci circondano ogni giorno. La rabbia sprigionata in “Come Il Mare” apre il disco. Un brano riottoso e disincantato, sospinto da un rock senza grosse pretese. Una ribellione ricreata anche dalla successiva e convincente “Contraria”, un pezzo sporco, con un ritornello orgoglioso (Sono contraria all’aborto dei sogni,favorevole alla libera gestione di se). Poi arriva “Qui Ed Ora”, uno dei momenti di maggiore empatia del disco. Un brano emozionante, intenso e tremendamente veritiero(Avrò mentito mille volte almeno,ma per questo non ho smesso mai di dire la verità). “Molto Bello” ondeggia nel suo ritmo folk, cantando di amori finiti ma ancora vivi (Non è bello sentirsi morire per un amore vivo). Un senso sincero riproposto anche in “Lezioni Di Storia Dell’Arte”, nello scontro tra professori e allievi (Ma caro professore dove lei vede la fine sta nascendo un nuovo inizio e non c’è nuovo senza vecchio). “Farfalla” sembra essere una filastrocca, in cui la densità della voce di Marzia padroneggia in modo impeccabile. Una chitarra blues introduce “Fuori Di Testa”, ed una voce calda narra le debolezze in cui si cade quanto ci si innamora delle persone sbagliate (è colpa mia se farai parte dei miei tormenti passati e presenti). Un aspetto amaro echeggia in “Non è Colpa Delle Rose”, nel raccontare attraverso un simbolo (le rose) gli aspetti sbagliati del mondo in cui viviamo. Un brano forte, intenso e avvolgente. Un’atmosfera estremante dolce e romantica trionfa in “Stiamo Bruciando”, mentre una luce distorta illumina la bellissima e conclusiva “Oggi è Un Bel Giorno”.