Il personale di bordo è stato costretto a trattenerlo con la forza. L' imprevisto ha indotto il capitano a richiedere un atterraggio non programmato a Kansas City alle 19:45 costringendo il volo, che fino in quel momento era in perfetto orario, ad accumulare un ritardo di 90' minuti. Una volta a terra, il “disturbatore” è stato fermato dalla FBI. Dopo circa dure ore in pista alle 21:45, il velivolo ha ripreso la rotta verso Boston dove è atterrato all'01:00 circa. La compagnia aerea si è scusata con gli altri passeggeri per il ritardo, ed ha dichiarato che non tollererà comportamenti offensivi o minacciosi a bordo, e "spingerà per la condanna penale del passeggero molesto".
Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato sulle cronache di viaggiatori ubriachi su voli di linea che, quindi, evidenzia un problema di non poco conto che riguarda la sicurezza in volo che si è accresciuto negli ultimi tempi con l'aumento costante del numero globale di passeggeri. Appare, dunque, del tutto evidente che debba essere urgentemente ripensata la disciplina della vendita e dell'utilizzo di alcol a bordo, con misure più drastiche come quella del divieto assoluto, come è già stato fatto da tempo per il fumo.