A Matera il primo storico Pride

MATERA - Si è tenuta venerdì 7 giugno nel centro Carlo Levi in Palazzo Lanfranchi l'attesissima conferenza stampa di presentazione del panel eventi del "Matera Heroes Pride 2019". L’evento è promosso dal coordinamento "Matera Heroes Pride"con capofila Arcigay Basilicata in collaborazione con le associazioni Arcigay Bari, Bat, Foggia, Caserta, Lecce, Salerno, Reggio Calabria, Agedo Matera e Risvolta Matera.

All’incontro con i giornalisti hanno partecipato la presidente di ArciGay Basilicata “Marco Bisceglia” e referente del coordinamento Matera Heroes Pride, Morena Rapolla, la consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, la presidente della Commissione regionale pari opportunità, Angela Blasi, l’assessore comunale Mariangela Liantonio, la referente settore cultura del coordinamento Matera Heroes Pride, Pia Adriana Ciminelli, la responsabile settore diritti umani del coordinamento Matera Heroes Pride, Gina Somma e il responsabile settore creativo e direttore artistico del coordinamento Matera Heroes Pride, Enrico Palazzo.

Era la notte del 27 giugno 1969 quando i poliziotti newyorkesi fecero irruzione nello Stonewall inn, un localedel Greenwich Village noto per essere uno dei punti di ritrovo della comunità omosessuale della città di New York. Un controllo che vide però la prima vera reazione dei presenti: Una data simbolo, un evento storico per quella che oggi è chiamata comunità Lgbtqi+ e che, proprio a partire da quel giorno, rivendicò i propri diritti e il proprio orgoglio che va oltre il mero desiderio di essere accettata. Per questo, 50 anni dopo, il 2019 vogliamo che sia anche per i nostri territori l'anno dell' orgoglio, “year of pride“!

Molti i patrocini già pervenuti: dalla Provincia di Matera, dall' Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, dalla Commissione regionale Pari Opportunità, dalla Lucana Film Commission, e tanti altri sono in itinere.

Nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è stato illustrato un calendario ricco di eventi culturali , ricreativi e cinematografici che culmineranno nella parata conclusiva di sabato 20 luglio.

Tra i testimonial confermati, il cantante Marco Carta e la showgirl Manila Gorio; tra gli ospiti presenti nel panel eventi anche Vladimir Luxuria. Matera 2019 offrirà una serie di eventi di straordinaria portata e risonanza, volti a convogliare un flusso turistico senza precedenti. L’offerta culturale che questa città è in grado di produrre sarà sotto gli occhi della stampa e del mondo intero. Tra gli eventi ci saranno la proiezione dei cortometraggi “Paride” di Carlos Solito, “Crisalide “ e “Glenda” di Davide Como; presentazione di libri come “Il bambino ruvido “di Martina Castellana”; un esperimento sull'omofobia interiorizzata con l'ausilio della mediazione; n incontro di studio sul tema del contrasto all'omofobia; una mostra di tele sul tema dell' Amore libero. Tra gli eventi più attesi, senza dubbio, il primo Pride cittadino.

Perché “HEREOS”? Ha forse il nostro tempo ancora bisogno di eroi? "In un contesto storico in cui la disumanità e la negazione dell’altro sembrano essere un tratto caratterizzante della nostra società, non basta tornare umani, occorre diventare “superumani”, commenta la Presidente Rapolla, che prosegue " Il messaggio che vogliamo veicolare è chiaro e dirompente: il vero “superpotere” è la diversità e l’unicità di ciascuno di noi. Il nostro vuole perciò essere un inno alla libertà , per una società più unita e più umana. Questa visione di fondo rende il “MATERA HEROES PRIDE 2019” una manifestazione di tutt* e per tutt*. Siamo così tanti e tante che non è possibile fare un elenco completo né descriverci compiutamente: siamo molteplici, non conformi e nel Pride ci riconosciamo perché rivendichiamo l’unicità e la pari dignità di ogni individuo, a partire da un’idea fondamentale: la differenza è la vera condizione naturale di tutti gli esseri viventi ed è pertanto ciò che, paradossalmente, più ci accomuna oltre ogni etichetta o apparenza.

Secondo la responsabile del settore Cultura del Matera Pride, Pia Adriana Ciminelli: "Abbiamo bisogno noi tutti di costruire una società in cui nessuno è autorizzato a sentirsi più uguale degli altri ma parte integrante di un tutto che trae linfa dal valore esperenziale di vissuti differenti".

Secondo Rapolla" Siamo persone che vivono in Italia senza godere di pieni diritti. Siamo ragazzi e ragazze bullizzati. Siamo madri e padri che non vengono riconosciuti come genitori. Siamo affetti che non sono accettati. Siamo figli e figlie senza diritti. Siamo Diritti Umani negati e stralciati! Siamo minori privati della possibilità di scegliere sul proprio corpo. Siamo pronomi sbagliati, anche dopo la nostra morte. Siamo donne e uomini messi ai margini per il nostro stato sierologico. Siamo narrazioni mistificate ed esperienze disconosciute. Siamo anime in fuga con corpi flagellati dal dolore, seviziati ed uccisi in regimi dove ci condannano a morte! Siamo lesbiche, gay, bisessuali, intersessuali, transessuali, trangender, asessuali, queer. Reclamiamo a gran voce quei diritti che ancora ci sono negati, pretendendo rispetto, doveri, tutele e piena uguaglianza. Città dopo città, ci prendiamo per mano e prendiamo per mano coloro che incontriamo lungo il percorso. Coloro i quali hanno voglia di ascoltare le nostre storie, coloro i quali credono in una società inclusiva e pluralista, coloro i quali vedono nelle differenze una risorsa e non un limite. Al nostro fianco c’è chiunque consideri l'uguaglianza piena dei diritti civili, come un motore di progresso sociale e culturale e chiunque creda che, se tutte e tutti beneficiamo degli stessi diritti, l’Italia non può che essere un posto migliore."

"Noi pensiamo che il processo d'integrazione economica e politica non possa prescindere dagli ideali fondativi di democrazia e uguaglianza, che caratterizzano il nostro continente, come patria del diritto e rifugio dei soggetti perseguitati. Eppure assistiamo, ad ogni capo del mondo, al moltiplicarsi di minacce, ad un ritorno a sovranismi e fascismi e ad un aumento della paura per ogni forma di diversità. Dalla restaurazione trumpista in America, passando per la stretta sui diritti civili nei paesi dell’est Europa, fino alla sponda meridionale del mediterraneo, insanguinata dalla tragedia dei migranti, contro cui si ergono nuovi muri. In Italia oggi, persino il timido progresso rappresentato dalle unioni civili viene rimesso in discussione dalle forze della disgregazione, che vorrebbero imporci una società ottusa, escludente e fondata su modelli arcaici. Noi sentiamo come impellente il dovere di rispondere a questa deriva omofoba e razzista, con una chiamata alla resistenza e all'orgoglio."

Avv. Morena Rapolla, Referente del Coordinamento “Matera Heroes Pride”.