Riaperture: ecco la situazione aggiornata di come riapriranno sale scommesse, bingo e slot nelle singole Regioni


ROMA - Il DPCM emanato dal Governo Conte l’11 giugno ha sbloccato la fase 3 per le attività che erano state costrette a rimanere chiuse, come le sale scommesse, sale bingo e sale slot/vlt, dall’inizio del lockdown a causa del coronavirus. La palla ora è passata in mano alle regioni, che stanno procedendo nell’esecuzione delle ordinanze regionali per far riaprire gli esercizi che offrono gioco pubblico. Ecco un riepilogo aggiornato sulla situazione nelle varie regioni. Ovviamente si tratta di una situazione in corso di aggiornamento perché sono ancora diverse le regioni che devono emettere l'ordinanza anche in tema di gioco pubblico.

La prima ad emanare una ordinanza mirata è stata la Regione Molise, firmata lo scorso 10 giugno dal Presidente Donato Toma e con la quale vengono adottate le nuove Linee Guida per la riapertura di una serie di attività commerciali, tra cui appunto anche sale giochi, sale slot, bingo e sale scommesse. Anche la Toscana, lo scorso 10 giugno ha emanato un’ordinanza che consente, a partire già da oggi, sabato 13 giugno, la riapertura di sale bingo, sale slot, sale giochi e sale scommesse, purché rispettino determinati criteri di sicurezza all’interno dei locali. Ovviamente la data di apertura segnalata nell'ordinanza stride con le disposizioni del Dpcm attive dal 15 giugno. Semaforo verde anche dalla Regione Campania che, che insieme alla ripartenza del settore, ha elaborato il protocollo che dovranno adottare le sale slot, scommesse e bingo per riaprire dal 15 giugno prossimo.

Il protocollo va dalla sanificazione alla misurazione della temperatura per staff e clienti, dagli impianti di areazione alle precauzioni comportamentali. A queste regioni si è aggiunta anche la Liguria, pronta a riaprire sale giochi, scommesse e bingo. Il presidente Toti ha infatti firmato un’ordinanza, recependo il Dpcm e le Linee Guida elaborate dalla Conferenza delle Regioni, con tutte le attività di gioco che potranno essere riaperte a partire dal 19 giugno, mentre per il casinò di Sanremo il via libera ci sarà dal 16 giugno. La Valle d’Aosta si unisce all’elenco delle Regioni che il prossimo 15 giugno riapriranno sale giochi, scommesse e bingo. Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, il 12 giugno ha firmato l’ordinanza che dà il via libera alla ripartenza del comparto del gioco pubblico, ripartenza che riguarda anche la casa da gioco di S. Vincent. Si è aggiunta al coro delle regioni pronte a riaprire il comparto dei giochi anche il Friuli-Venezia-Giulia, che attraverso l’ordinanza firmata dal Presidente Fedriga, concede la riapertura il 15 giugno alle attività di gioco. Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria, segue a ruota i suoi colleghi e inserisce il 15 giugno come giorno per la riapertura di sale slot, bingo e scommesse.

Molto attesa era la decisione di Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, quella maggiormente colpita dal coronavirus, che ha deciso di far riaprire tutte le attività di gioco il 15 giugno a patto che rispettino un rigido protocollo di sicurezza all’interno degli esercizi. E’ delle ultime ore la firma dell’ordinanza di riapertura per il settore del gioco da parte del governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ha programmato la ripartenza per il 15 giugno come la maggior parte dei suoi colleghi fino ad ora. Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna, ha deciso di riaprire il comparto giochi ma con maggiore cautela, poiché la ripartenza è fissata per il 19 giugno e mancano ancora le linee guida da seguire.

E’ molto attesa l’ordinanza della Regione Veneto, a seguito di ripetute dichiarazioni del Governatore Luca Zaia, che si è detto favorevole alla riapertura del settore. Sale gioco e scommesse pronte a riaprire anche in Sicilia, come auspicato dal Presidente della Regione Nello Musumeci, che a inizio mese ha sottolineato il fatto che emetterà un’ordinanza apposita per la riapertura delle sale scommesse. Anche in Abruzzo è attesa a breve l’ordinanza che dovrebbe prevedere una apertura rapida delle attività di gioco. Mancano ancora anche le ordinanze del Lazio, Marche, Trentino Alto Adige, Piemonte, Basilicata, Calabria e Sardegna. ac/AGIMEG