Lavoratori Alsia, Cifarelli: si tratta di una controriforma




“Ridare autonomia organizzativa all’Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura”

“Riteniamo che l’Alsia, componente essenziale del Sistema di Sviluppo Agricolo regionale, rappresenti un punto di riferimento fondamentale per la crescita delle imprese agricole ed agroalimentari della nostra regione e, specie in un momento storico come questo, riteniamo che la sua riforma debba essere inquadrata all’interno del nuovo Piano strategico regionale e nell’ambito della discussione sul nuovo ciclo di programmazione comunitaria e delle somme rivenienti dal Recovery Fund.  A tale proposito abbiamo presentato una pdl – comunica Cifarelli – che propone l’abrogazione dell’art.10 della legge regionale 22 dicembre 2020, n.41 ‘Disposizioni di integrazione e manutenzione del sistema normativo regionale’, ovvero la controriforma Alsia che il centrodestra lucano ha inteso approvare senza un adeguato confronto in Commissione ed in Consiglio regionale”.

Questo è quanto dichiara il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli che insieme ai consiglieri Marcello Pittella, Mario Polese, Luca Braia e Carlo Treotola ha firmato la proposta di legge e la richiesta di convocazione del Consiglio regionale urgente per la discussione della stessa.

“Con l’art.10 della L.R. 22 dicembre 2020, n.41 ‘Disposizioni di integrazione e manutenzione del sistema normativo regionale’, licenziata nella seduta del Consiglio regionale in data 4 dicembre 2020 – ricorda Cifarelli - si proponeva di ridare autonomia organizzativa all’Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura (Alsia), attraverso il trasferimento del personale, oggi nei ruoli regionali, funzionalmente attestato, alla data di entrata in vigore della legge, presso la stessa Agenzia”. 

“Si ritiene - continua Cifarelli - che sia necessario far precedere la riforma da un adeguato confronto sindacale e dalla individuazione preventiva di una eventuale nuova ‘mission’ dell’Alsia. La controriforma Alsia non riteniamo risponda adeguatamente alle eccezioni sollevate in più occasioni dalla Corte dei Conti della Basilicata in sede di parifica del Rendiconto regionale e dubbi e perplessità infine persistono anche circa i risparmi che si otterrebbero per ipotetici minori trasferimenti”.