Quando l'Inter di Colonnese conquistava la UEFA

(via Inter.it)

Non vi sono dubbi che Francesco Colonnese, per tutti Ciccio, sia il calciatore lucano che abbia raggiunto il livello più alto in assoluto, come ben testimoniano i titoli vinti in carriera e le squadre nelle quali ha militato. Il difensore centrale nato a Potenza nel 1971 è stato fin da subito diverso dagli altri che gli orbitavano attorno sia per talento sia per abnegazione e fame. Non a caso già a 18 anni giocava da titolare con il Potenza, squadra della sua città, in un campionato di Serie C2 che fu per lui un ottimo palcoscenico per farsi notare da altri club. Il grande salto, tuttavia, arrivò quando nell'estate del 1995 il guru serbo Vujadin Boskov lo chiamò al Napoli, squadra con la quale avrebbe disputato due campionati, ottenendo una medaglia d'argento nella Coppa Italia 96-97 dopo la sconfitta subita a Vicenza e ben analizzata da https://www.glieroidelcalcio.com/.

E fu proprio alla seconda stagione al Napoli che Colonnese conobbe Gigi Simoni, tecnico pacato e pragmatico che dopo essere stato ingaggiato dall'Inter avrebbe preteso l'acquisto del difensore potentino. La sua esperienza in nerazzurro, durata tre anni, avrebbe rappresentato il punto più alto della carriera di Colonnesse, il quale ancora oggi è molto legato all'Inter, la grande favorita alla vittoria della Serie A secondo le quote delle scommesse più aggiornate del momento disponibili su https://www.planetwin365.it/. Durante l'esperienza ad Appiano Gentile, il difensore lucano ebbe l'opportunità di allenarsi e confrontarsi ogni giorno con fenomeni assoluti del calcio mondiale come Ronaldo, Recoba e Zamorano, che doveva marcare durante la preparazione delle partite. Quelle tre stagioni furono fondamentali per lo sviluppo di una carriera nella quale purtroppo il potentino non riuscì mai a raggiungere il prestigioso traguardo dello Scudetto né della convocazione in nazionale maggiore, nonostante avesse comunque accumulato 56 presenze condite da due reti. Marcatore arcigno e molto rapido in copertura, Colonnese è stato titolare in moltissime partite importanti, una su tutte la finale della Coppa UEFA 1997-98 che si giocò a Parigi il 6 maggio del 1998.

In quell'occasione, come riportano le statistiche di https://it.uefa.com/uefaeuropaleague, l'Inter fu assoluta dominatrice dello scontro con la Lazio. Il derby italiano di quella sera, che riflesse anche l'elevato livello del calcio tricolore di quel periodo storico, fu vinto con gran merito dai nerazzurri, e Colonnese giocò tutta la partita affiancando Zanetti, West e Fresi nella linea difensiva. I nerazzurri si imposero grazie alla forza dei loro calciatori, partendo con gran convinzione e aprendo le marcature con un gran goal dell'attaccante cileno Zamorano. Nella ripresa Zanetti avrebbe raddoppiato dopo un quarto d'ora di gioco e dieci minuti più tardi Ronaldo si sarebbe involato in una cavalcata magica che ancora tutti oggi ricordano per come ubriacò Marchegiani prima di depositare il pallone in rete per il 3-0 definitivo.

In quell'occasione Colonnese realizzò una gran partita, tenendo a bada un cliente difficile come Pierluigi Casiraghi, e fu anch'egli protagonista di una grande avventura in un grande palcoscenico come la maglia dell'Inter.