(ANSA) |
Il girone di ritorno, dopo l'eliminazione dalla Champions è stato per l'Inter una vera e propria cavalcata in cui l'allenatore salentino è riuscito a dare la sua impronta in ogni giocatore. La metamorfosi di Eriksen, i miglioramenti costanti della difesa, la qualità di Barella, la qualità e lo spirito di sacrificio di Lukaku sono alcuni elementi del mosaico nerazzurro. Conte è riuscito ad ottenere il meglio dai suoi: Darmian si è rivelato decisivo, quando Perisic è sembrato in calo. Anche il croato ha avuto benefici dall'effetto Conte.
L'Inter è una squadra che può ancora migliorare, mancano alcune pedine per permettere maggior rotazione, ma la fiducia che Conte è riuscito a conquistare è la firma sul tricolore.
I nerazzurri termineranno la stagione con una delle difese meno battute e con un attacco prolifico. È questa la conseguenza dell'effetto Conte. Senza dubbio le qualità del lavoro, dell'abnegazione superano i piccoli difetti dell'allenatore, basta pensare ai primi mesi del campionato in cui le incertezze tattiche stavano mettendo a rischio la stagione. Forse all'Inter servirà un altro attaccante, si dovrebbe mettere mano al mercato, la costante però è che con Conte in panchina la vittoria è nella maggior parte dei casi certa. L'Inter è la prima società italiana con propietà straniera a vincere lo scudetto. Zhang adesso può apprezzare i festeggiamenti del popolo interista prima di occuparsi delle questioni societarie in previsione del nuovo anno.