“Il confino fascista in Lucania”, dibattito promosso dall’Anpi provinciale Potenza in occasione del Giorno della Memoria 2022

(Foto Ansa)

POTENZA - Nell’ambito delle molteplici iniziative a cura delle diverse sezioni territoriali dell’ANPI di Basiicata svolte in occasione del Giorno della Memoria, l’ANPI provinciale di Potenza ha promosso un seminario di approfondimento dal titolo “Il confino fascista in Lucania”.

Dopo gli interventi introduttivi di Danilo Di Chio e di Michele Petraroia, e il ricordo affidato ad Antonella Giosa delle violenze agite sui corpi delle donne e degli omosessuali, le necessarie coordinate storico-giuridiche sono state affidate a Michele Strazza, autore di numerose pubblicazioni di storia locale e nazionale, che ha sottolineato, tra l’altro, come la Basilicata dell’epoca presentasse condizioni ottimali per ospitare sedi di confino politico.

Tra i confinati nella nostra regione, Anna Martino e Filomena Guidi (ANPI Melfi) hanno ricordato Eugenio Colorni e Ursula Hirshmann, figure fondamentali per la costruzione dell’idea di un’Europa libera e pacificata, così come decisivo fu l’apporto di Guido Miglioli, il cui esempio è stato richiamato da Annalisa Di Giacomo (ANPI Lavello). Confinato a Lavello prima e a Pescopagano poi, Miglioli continuò per tutta la sua esistenza una strenua lotta a favore dei contadini anche attraverso il consolidamento delle leghe bianche.

Per la provincia di Matera, grazie agli interventi di Giuseppe Melillo e di Maddalena Labollita (ANPI Matera), è stato sottolineato il ruolo svolto da Domenico “Mingo” Iannace, strenuo difensore dei più deboli; e di Camilla Ravera, prima dirigente politica italiana, protagonista e anticipatrice di lotte per la conquista dei diritti delle donne.

Analogamente anche Michele Preziuso, come ci ha ricordato Maria Consiglio (ANPI Rionero), fu un importante protagonista del processo di cambiamento per la città di Rionero, in termini di diffusione dell’istruzione e di costruzione di infrastrutture e di alloggi di cui si conservano ancora oggi le tracce.

Infine, nell’ottica di un necessario ampliamento delle conoscenze circa la nostra storia locale, Antonio Cosentino (ANPI Lauria), ha presentato i primi esiti di un prezioso lavoro di costruzione dell’archivio degli Internati militari di origine lauriota e dei confinati politici su quel territorio.

In conclusione, questa iniziativa ha rappresentato solo un breve frammento di quel segmento di storia della Basilicata che va ulteriormente approfondito portando alla luce le tante figure che meritano di uscire dall’oblio, affinché i loro insegnamenti possano aiutarci a reggere le sfide del nostro tempo.