Social, giovani e pandemia, Giuliano: "Una scuola da cambiare"

POTENZA - Il Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza commenta la presentazione della ricerca da parte degli studenti, scuole, famiglie e istituzioni.

“L’indagine 'Social, Giovani e Pandemia' oltre alla comprensione di un fenomeno specifico quale il rapporto dei giovani con i social in regime di pandemia, costituisce una buona occasione di riflessione di carattere più generale su alcuni aspetti delle ricerche spesso poco o per niente considerate, a cominciare dal fatto che le problematiche emerse devono trovare risoluzioni con i dovuti e conseguenti  cambiamenti. In estate incontrerò, con il Tavolo tecnico, le Consulte Provinciali degli Studenti per elaborare con loro  un’ipotesi di modello scolastico da proporre”. E’ quanto ha dichiarato il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, a commento della presentazione della ricerca “Social, Giovani e Pandemia” da parte degli studenti,  scuole, famiglie, istituzioni.

“Cambiamenti strutturali - dice - che devono avvenire partendo dalle visioni e proposte dei ragazzi, evidenziati nell’indagine, e non soltanto sulla base del convincimento degli adulti. Questa ricerca, è il commento del sociologo Eduardo Bellarosa, componente del Tavolo tecnico del garante, in linea con l’idea guida che ha ne ha caratterizzato da sempre l’azione, ponendosi nella scia di tutti i precedenti lavori realizzati dall’Ufficio del garante e tesi a informare, sensibilizzare, educare e, soprattutto difendere i diritti dei minori di Basilicata partendo dalla conoscenza reale delle problematiche degli stessi, ha adottato una metodologia di lavoro che raggiungesse la massima efficacia nella comprensione del fenomeno e suggerisse le direzioni più opportune da seguire al fine di dare la migliore risposta ai nostri piccoli cittadini". 

"Ancora una volta - dice - si è dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, l’importanza del lavoro di Equipe in cui tutti, per le conoscenze di ciascuno, sono egualmente importanti allo scopo finale, così come da sempre va sostenendo il Garante, anche con la costituzione di organismi ad hoc, e come ha ulteriormente evidenziato il risultato di questo lavoro”.

"Per questo lavoro - continua - siamo partiti dalle migliori risorse umane professionali e istituzionali disponibili sul territorio: ci si è valsi del prezioso apporto professionale e istituzionale del Sert, nella persona del sociologo Giulio Pica, grande esperto di metodologia della ricerca e autore di molti pregevoli lavori sul mondo giovanile; di Miriam Russo, giovane e brillante laureata in Sociologia e criminologa; delle qualificate consulenze del sociologo Eduardo Bellarosa e delle pedagogiste Isabella Labanca e Filomena Labriola, che hanno portato, nell’economia della ricerca, oltre alla loro personale esperienza professionale anche il rilievo specialistico e istituzionale del Tavolo Tecnico, di cui fanno parte”. 

“Naturalmente - conclude Giuliano - questo risultato non si sarebbe potuto raggiungere senza la fondamentale disponibilità delle tantissime scuole coinvolte, nelle figure degli insegnanti, dei dirigenti e degli allievi impegnati in questa indagine. Da rimarcare, naturalmente, la sensibilità del Comune di Marsicovetere, che ha dimostrato come un ente locale può meritevolmente rivolgere la sua azione amministrativa alla conoscenza anche culturale del territorio. Ed infine, ma non ultimo, il contributo della Banca Monte Pruno che ha reso possibile la diffusione di questo piccolo tassello di conoscenza  per migliorare la qualità della vita non solo dei ragazzi ma dell’intera comunità”.