«Il vice comandante del primo reparto celere di Roma, il commissario capo Marsilio Marsili, scompare improvvisamente senza lasciare alcuna traccia in una piovosa serata di fine novembre del 1952; le indagini vengono affidate al dirigente della sezione omicidi della squadra mobile Aurelio Colasanti il quale troverà in un diario l’unico appiglio investigativo su cui imbastire le prime disperate ricerche che condurranno il più bravo investigatore d’Italia a percorrere i tragici meandri scavati dal dolore di una mente ormai priva di ogni speranza di redenzione».
Dopo la pubblicazione dei due libri gialli: “Le indagini del commissario Colasanti” e “Le verità del commissario Colasanti”, l’autore Massimo di Taranto propone ai suoi lettori un romanzo diverso, innovativo e differente anche nel genere: non più un giallo bensì un distopico, dal titolo: Ucrònia.
Il romanzo è ambientato a Roma negli anni del 1951 e 1952. Il protagonista principale è il commissario capo di Polizia Marsilio Marsili, che scompare dal nulla. Le indagini verranno affidate al dirigente della sezione omicidi della squadra mobile: il commissario Aurelio Colasanti che accetta a denti stretti di dover interrompere il lavoro della propria sezione per dedicarsi alla ricerca di un collega del quale poco gli interessa, ma, nonostante tutto accetta l’ordine che gli viene comandato.
Colasanti, così, si dirige a casa del commissario capo. All’interno di un diario, scritto con una grafia molto ordinata e grazie alle dichiarazioni della moglie trova gli unici indizi utili per l’indagine. E così inizia una ricerca dello scomparso.
Nel finale del romanzo però, qualcosa di strano accadrà: nell’attimo in cui Colasanti lascerà l’abitazione, anomali lampi di luce di un color azzurro inizieranno ad accendersi. Ma né il dirigente della Omicidi, né il suo autista riusciranno ad avvertire quelle strane luci.
Massimo di Taranto nasce in Puglia nel 1968, consegue la maturità al liceo classico e nel 1992 si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari. Nel 2001 entra nella Polizia di Stato con il grado di vicecommissario; nel 2007 riceve la promozione di Vice Questore Aggiunto, per poi diventare Vice Questore a tutti gli effetti nel 2017. La sua sete di conoscenza però non si ferma e decide così nel 2009 di conseguire una laurea triennale in lingue straniere, in particolar modo scegliendo l’inglese e l’arabo.
Nonostante la laurea in lingue straniere, decide di perfezionare ancor di più la conoscenza dell’arabo e da marzo sino a giugno del 2008 si trasferisce nello Yemen per andare a studiare presso lo “Yemeni Language Center”, nella capitale Sana’a. Nell’ottobre del 2021 si scopre scrittore, e nel gennaio dello scorso anno si autopubblica il suo primo romanzo: “Le indagini del commissario Colasanti”, nel gennaio dell’anno successivo propone ai lettori il seguito del suo primo romanzo dal titolo: “Le verità del commissario Colasanti” e, nel novembre del 2022 pubblica il suo primo romanzo distopico intitolato: “Ucrònia”.